Era il momento dell’ingresso degli studenti – circa 200 – nella scuola coranica Salihu Tanko Koranic, nell’area centro settentrionale della Nigeria, quando un gruppo di uomini armati ha rapito decine di bambini, forse un centinaio, insieme ad alcuni passeggeri di un autobus. Il fatto, di cui dà conto il governo nigeriano sul suo account twitter, è avvenuto in un’area dove i sequestri di massa a scopo di estorsione sono in aumento e le autorità sono convinte che per la liberazione degli ostaggi verrà richiesto un riscatto.

“I rapitori hanno liberato undici bambini, che erano troppo piccoli per camminare“, ha detto il governo della Nigeria, e un dirigente della scuola ha aggiunto che molti giovani studenti sono riusciti a fuggire. “All’inizio hanno preso più di un centinaio di studenti, ma poi hanno lasciato andare quelli che consideravano troppo piccoli per camminare, tra i 4 e i 12 anni”, ha detto ancora il dirigente, aggiungendo di non avere cifre precise sul numero di bambini rapiti.

Questo nuovo sequestro arriva il giorno dopo il rilascio di 14 studenti nello stato di Kaduna (nord), dopo 40 giorni di detenzione. Cinque loro compagni sono stati giustiziati nei giorni successivi al rapimento per fare pressione sulle famiglie e costringere il governo a pagare il riscatto. Sulla stampa locale, le famiglie hanno dichiarato di aver dovuto pagare in totale 180 milioni di naira (357mila euro) per ritrovare i propri figli. Da diversi mesi gruppi di banditi sono coinvolti in rapimenti di massa rivolti alle scuole: dal dicembre 2020 sono stati sequestrati 730 bambini e adolescenti.

(immagine d’archivio)

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