Non è bastato l’entusiasmo di papà Fabrizio, che qualche giorno fa si era detto sicuro della vittoria, o la bacchetta ‘magica’ portata in tasca fin dai Grammy del 2006, e neanche il tifo sfegatato dell’esercito di fan pronti a festeggiare la notte del sogno americano. Laura Pausini è la grande delusa della Notte degli Oscar 2021: il suo brano ‘Io sì/Seen‘, colonna sonora del film ‘La vita davanti a sé’ di Edoardo Ponti con Sophia Loren, si è dovuto inchinare di fronte a ‘Fight For You, della 24enne H.E.R., incoronata come miglior canzone originale per il film ‘Judas and the Black Messiah’.

“Aver fatto parte di un progetto così speciale come ‘The Life Ahead’con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. Aver cantato IO SI sul palco dell’Academy è un sogno che mai avrei potuto mai sperare si avverasse ancora di più in un’edizione così storica. Grazie @theacademy! Ringrazio Diane Warren, per la nostra canzone e per tutti i traguardi raggiunti, primo fra tutti il Golden Globe, è stata un’esperienza incredibile lavorare insieme! Grazie a Bonnie Greenberg e Niccolò Agliardi! Grazie Palomar, grazie Netflix, mi sono sempre sentita a casa con voi”, sono state le parole della cantante a caldo. “Torno in Italia – ha scritto su Facebook – felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita. Torno in Italia felice di riabbracciare la mia bimba che mi aspetta e con la quale festeggeremo di ritrovarci dopo la prima settimana di lontananza della nostra vita. Ma le racconterò il sogno di una notte.incredibile!”. E poi ha pubblicato una sua foto con in mano un hamburger e scrive: “Nella seconda foto puoi vedere come finiscono di solito le serate delle mie nomination!”

La Pausini, che era in lizza con il brano scritto dalla cantautrice Diane Warren con le parole dell’artista italiano Niccolò Agliardi, si era esibita nel preshow registrato accompagnata al piano proprio da Diane Warren, alla sua dodicesima nomination agli Oscar. L’artista di Solarolo (che ha organizzato per lei una serie di iniziative, tra cui l’esposizione di una stella in ogni negozio con la scritta ‘Solarolo è con te’) arrivava alla competizione da grande favorita, dopo la vittoria di qualche settimana fa ai Golden Globe. “Nel dubbio, non svegliatemi“, aveva scritto qualche ora fa Laura aggiornando costantemente i fan sui social della sua avventura hollywoodiana. ‘Io sì/Seen‘ resta comunque l’unico brano nella storia italiana ad aver ricevuto una nomination agli Oscar del cinema: nessun artista italiano aveva mai raggiunto un traguardo così alto.

Il brano è nato in un momento particolare della vita dell’artista: “Con il lockdown mi sono sentita persa. Invece di tirar fuori le mie inquietudini, mi sono chiesta se interessasse a qualcuno che io cantassi ancora”. Poi è arrivata la telefonata di Edoardo Ponti e la proposta di Diane Warren: “Ho capito perché finora avevo detto no ad altri progetti cinematografici: aspettavo di emozionarmi così, di riconoscermi in un film che racconta di due persone, di incontri che possono cambiare la vita e possono salvarla. Ed è stato anche il momento giusto per collaborare con Dianne dopo anni che ci conoscevamo”.

Emozionatissima Laura Pausini ha partecipato alla Notte degli Oscar in prima persona e nei giorni scorsi aveva confessato: “Davanti a una nomination ho sempre fatto lavoro di auto-convincimento che non avrei vinto per non rimanerci male, ma stavolta se non vinco mi rompe un po’. A questo punto proviamoci e se non va, rimane tutto com’è, non cambia nulla, se vinco non c’è un altro premio, bisogna che ce lo inventiamo noi”. Sarà proprio difficile inventarlo dal momento che la cantante ha portato a casa già sei World Music Awards, quattro premi al Festival di Viña del Mar, quattro Lo Nuestro Awards, un OGAE, un Grammy Award, quattro Latin Grammy Awards. Svariati Italian e Wind Music Awards, Festivalbar, e i Telegatti.

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