La sindaca Virginia Raggi nettamente in testa, con il 26,2% dei consensi. Poi Guido Bertolaso, alla guida del centrodestra, con il 19,7%. Subito dietro il candidato del Pd Roberto Gualtieri al 17,9%, quarto Carlo Calenda con il 15,3% delle preferenze. Oggi i romani voterebbero così, secondo il sondaggio realizzato da Izi per Repubblica. Una griglia di partenza in vista della corsa al Campidoglio – le elezioni comunali sono slittate a ottobre per via della pandemia – che vede la sindaca uscente del M5s in vantaggio e tante incertezze per quanto riguarda gli sfidanti. Bertolaso solo ieri ha ribadito (per ora) la volontà di non candidarsi, mentre il nome di Gualtieri è stato al momento “congelato” dal neo-segretario Pd Enrico Letta.

Incertezze che si riflettono anche sui cittadini della Capitale: su oltre mille intervistati, il 15% non voterebbe nessuno tra i cinque sfidanti presentati dal sondaggio. Il quinto è Vittorio Sgarbi, stimato al 5,9%. Emergono però già alcune evidenze, come sottolinea l’amministratore delegato di Izi, Giacomo Spaini: “Nel campo del centrosinistra la certezza è che in mancanza di un accordo tra i due competitori il rischio di essere esclusi dal ballottaggio è molto concreto”, spiega a Repubblica. In un ipotetico ballottaggio tra Raggi e Bertolaso, secondo l’istituto, la sindaca uscente vincerebbe con il 36,6% dei voti contro il 34,7% del candidato del centrodestra. Bertolaso, tra l’altro, al secondo turno perderebbe anche contro Gualtieri o Calenda.

Secondo lo stesso sondaggio, però, Raggi uscirebbe invece sconfitta da un ballottaggio sia contro l’ex ministro dell’Economia che contro il leader di Azione. Proprio Gualtieri, invece, viene dato vincente in tutti gli ipotetici testa a testa: batterebbe la sindaca M5s con il 34,6% dei voti contro il 31,3% e sconfiggerebbe Bertolaso di 6,5 punti percentuali. Va sottolineato però che in tutti i ballottaggi ipotizzati dall’istituto Izi, la quota di coloro che dichiara il non voto supera sempre il 28%, arrivando al 44% nel caso di una (fantascientifica) sfida tra Gualtieri e Calenda. La maggior parte degli elettori indecisi o delusi arriva dall’area di centrodestra, che paga al momento l’incertezza sul nome del candidato.

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