L’elezione di Enrico Letta a segretario del Pd? Secondo Luigi Di Maio fortificherà l’alleanza tra Pd e M5s. Lo dichiara lo stesso ministro degli Esteri in un’intervista a El Pais. “Ho sempre lavorato bene con Letta, è una persona in cui ho molta fiducia. L’alleanza tra Pd e M5s sarà rafforzata. Ma non deve essere solo elettorale, è necessario guardare ad orizzonti lontani per crescere insieme. Dobbiamo affrontare insieme le grandi questioni sociali. Letta e Giuseppe Conte troveranno spazio per il dialogo”, dice l’ex capo politico dei 5 stelle al quotidiano spagnolo.

E siccome tra le priorità dei dem Letta ha inserito lo Ius soli, Di Maio spiega che secondo lui si stratta di “tema che va discusso a livello Ue. Non sono contrario, non voglio andare contro la proposta di Enrico Letta, di cui ho stima e fiducia – spiega – ma l’Unione europea sta progettando un patto per l’immigrazione e l’asilo, quindi quando parliamo di cittadinanza a mio avviso dobbiamo coordinarci a livello europeo”. L’ex candidato premier dei 5 stelle rivendica la ritrovata natura ecologista del Movimento. “Per anni si è tentato di classificare il M5S. Ma detto questo, il Movimento oggi si propone come la prima forza ecologista in Italia con persone di origini diverse. E la sintesi sono l’inclusione sociale, la transizione ecologica e la giustizia sociale”. Su chi invece è uscito per non votare la fiducia al governo di Mario Draghi, DI Maio dice “Coloro che hanno lasciato il M5S a causa dell’ingresso nel governo Draghi erano ancora legati a una certa idea di Italexit. Il peso di Conte aumenterà il prestigio del M5S e completerà il processo di evoluzione”. L’ingresso di Conte, spiega Di Maio, “rafforzerà l’atlantismo e i valori Ue del M5S. È in linea con ciò che ho cercato di creare” fin dal 2018.

Sul governo di Draghi, invece, l’inquilino della Farnesina spiega che è” solido e il presidente Draghi è molto attento alla parte politica. Siamo consapevoli che ci sono profili tecnici nei ministeri, ma c’è molto interesse nell’assicurare il coordinamento politico”. Sugli altri big, invece, Di Maio dice: “Se ho un legame con Franceschini e Giorgetti? Abbiamo collaborato nei governi passati ed è normale che si creino legami. Fare differenziazioni tra politici e tecnici non ha senso, perché gli uni hanno bisogno degli altri. Lavoriamo insieme. I governi che scadono come il latte non funzionano. Non ci può essere altro orizzonte che la fine della legislatura. Abbiamo tappe molto marcate: il Pnrr di aprile, la campagna di vaccinazioni entro fine anno e, nel mezzo, riforme importanti”. Questo è il terzo esecutivo della legislatura in tre anni, dopo quello composto da Lega e M5s e quello sostenuto sempre dai 5 stelle ma con Pd e Leu. “Cambiare un governo ogni anno – dice Di Maio – significa che il modello istituzionale non funziona. Nella prossima legislatura bisognerà aprire una riflessione sulla struttura istituzionale. Non ci può essere un governo ogni anno, perché a pagare sono i cittadini, l’intero Paese. Adesso l’Italia ha un leader prestigioso come Draghi e un governo solido”.

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