“Non mi candiderò a sindaco di Roma. Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare che basti e avanzi. Per il resto abbiamo già dato”. Dall’hub di CremonaFiere, Guido Bertolaso ribadisce la sua indisponibilità a correre per il Campidoglio con il centrodestra. Negli ultimi giorni il suo nome era circolato con ancor più insistenza, sponsorizzato da Forza Italia e Lega. Erano sempre rimaste sul tavolo, però, anche le perplessità da parte di Fratelli d’Italia, che nella partita su Roma vuole giocare un ruolo da protagonista. Intanto il centrodestra resta ancora senza un candidato, anche se il rinvio del voto all’autunno ha concesso più tempo per trovare una quadra.

Eppure il nome di Bertolaso era stato speso dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, anche oggi stesso. “Non è solo il migliore candidato che il centrodestra può presentare ma è anche l’unico che ha la certezza di vincere anche al secondo turno”, ha detto a margine di un incontro all’ambasciata austriaca a Roma. Un endorsement arrivato esattamente tre ore prima delle parole dell’attuale consigliere di Attilio Fontana in Lombardia. Anche lo stesso Matteo Salvini, per ultimo in un’intervista pubblicata oggi su Il Messaggero, ha dichiarato: “Non ci sono veti, semplicemente io penso che Bertolaso sia una bellissima opportunità di buongoverno per rilanciare Roma”.

Il pressing di Forza Italia e Lega però non è ancora sufficiente. Giorgia Meloni ha sempre frenato e attende di aggiornare il tavolo del centrodestra prima di dare per assodata la scelta del candidato. Sull’altro fronte, d’altronde, non mancano le incertezze: la sindaca Virginia Raggi si è ricandidata – Beppe Grillo le ha ribadito oggi il sostegno – e il leader di Azione Carlo Calenda pare intenzionato a correre anche da solo. Nel Pd invece si ragiona sul nome di Roberto Gualtieri: come anticipato dal Fatto quotidiano, il deputato ed ex ministro Pd ha sciolto la riserva. Il neo-segretario Enrico Letta però per ora ha messo in stand-by la candidatura.

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