“Non sono preoccupato per le mie condizioni, mi preoccupo per quelle di tanti italiani vittime del Covid” e, di conseguenza, “per il rischio che la crisi politica che si è aperta aggravi la paralisi decisionale del Paese in un momento così difficile”. Al termine di una giornata di apprensione per il suo stato di salute, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi cerca di rassicurare i suoi elettori: “Il mio ricovero si è reso necessario solo per alcuni accertamenti poco più che di routine impostimi dalla prudenza dei miei medici curanti”. In una nota spiega quindi di essere “in costante contatto” con i suoi “collaboratori e i protagonisti della vita pubblica“. Ma mentre il suo partito rilascia un comunicato congiunto con gli altri partner del centrodestra per chiedere che “Giuseppe Conte venga in Parlamento a prendere atto di una crisi conclamata” per poi andare a elezioni, le parole dell’ex premier sono più sibilline: “Qualunque sia la soluzione, è necessario attuarla al più presto, senza perdere neppure un giorno nei tatticismi della politica di palazzo“.

Berlusconi da un lato bacchetta la maggioranza per la crisi innescata da Matteo Renzi in piena pandemia e dall’altro lascia aperti tutti gli scenari. O quantomeno non li esclude pubblicamente, mantenendosi in equilibrio tra chi, come Salvini e Meloni, rivendica l’unità del centrodestra nel dire no all’operazione “costruttori“, e chi vede in pezzi di Forza Italia una possibile sponda per garantire la continuità di mandato a Conte premier. Uno dei principali indiziati è Renato Brunetta, che raggiunto dall’Adnkronos gioca sul filo dell’ironia: ci sarà un Conte ter? “Io dico 1 X 2″, dice l’ex ministro. Poi aggiunge: “Gli italiani non vogliono la crisi, non vogliono che l’Italia perda la sua guida di governo. Gli italiani vogliono un governo che governi, sia sull’economia – pensiamo allo scostamento di bilancio e al relativo decreto ristori per 25 miliardi di euro – sia sul Recovery e i rapporti con l’Europa, sia per garantire la prosecuzione del piano vaccinale“. E’ quindi necessario, conclude, che “il governo e il Parlamento si mettano in sintonia con i desiderata degli italiani”.

Brunetta ancora non mostra le carte, anche perché per i vertici azzurri l’opzione di soccorrere Pd e M5s è al momento fuori discussione. “Tocca ai partiti di sinistra fare in fretta e far sapere agli italiani cosa intendono fare. Noi non daremo mai voti a favore di governi di sinistra“, ha ribadito il numero due di Fi Antonio Tajani. “La nostra posizione è chiara. Il problema è del governo, vediamo i contenuti sul Recovery. Abbiamo sempre fatto tutto quel che serviva per tutelare gli interessi degli italiani”. Resta però da capire come verranno lette dai parlamentari le parole del fondatore di Fi. I nomi che circolano come potenziali “costruttori”, oltre a Brunetta, sono quelli di Renata Polverini, Deborah Bergamini e Osvaldo Napoli. Una lista che potrebbe allungarsi se Berlusconi dovesse scegliere la linea del silenzio-assenso.

Per Fratelli d’Italia e Lega, invece, l’opzione numero 1 di fronte alla crisi resta quella del ritorno alle urne. Salvini, che in giornata ha telefonato a Berlusconi per sincerarsi delle sue condizioni di salute, trovandolo “sereno e di buonumore”, ha fatto sapere di aver sentito anche il capo dello Stato. “Ho appena parlato con il Presidente Mattarella, gli ho chiesto non solo a nome del centrodestra unito, ma a nome di 60 milioni di italiani che non stanno capendo cosa succede di fare in fretta“, ha dichiarato al termine del vertice con gli alleati. “Se c’è un governo vorremmo saperlo. Conte non può star lì altri giorni: o si dimette al Quirinale o viene in Parlamento e ci dice se ha trovato per strada qualche senatore“. Anche Giorgia Meloni sostiene che “Conte avrebbe già dovuto dimettersi o presentarsi alle Camere”. A suo parere, “l’unica cosa seria, responsabile, in questa fase è andare al voto“. Poi rassicura sulla tenuta di Forza Italia di fronte al tentativo di Pd e M5s di trovare una nuova maggioranza in Parlamento dopo la dipartita dei renziani. “Ho sentito Berlusconi, stava bene, come speravo, e abbiamo condiviso le cose che ci siamo detti questa sera” al vertice del centrodestra.

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