“Ci avevo parlato due giorni fa, era stato in ospedale per uno svenimento“. A dirlo è Dario Balantini, artista e imitatore, che al Corriere della Sera ha parlato della scomparsa di Solange, il celebre sensitivo trovato morto sul divano della sua casa in provincia di Livorno. I due erano molto amici, oltre che compaesani, e Ballantini ha raccontato dell’ultima telefonata fatta insieme: “Mi aveva detto che lo avevano invitato a Uno Mattina, la trasmissione della Rai, e mi chiedeva se gli ero piaciuto. Era una persona buona, di rara intelligenza, Paolo, e aveva una sensibilità assoluta, che gli consentiva di guardare nell’animo della gente – ha ricordato -. Ci scherzava. ‘Non indovino il futuro’, mi diceva ma a volte le sue rivelazioni erano impressionanti“.

Anche Massimiliano Simoni, responsabile nazionale Teatro e Spettacolo di Fratelli d’Italia e già presidente del festival della Versiliana, ha voluto ricordare Solange con un aneddoto: “Da qualche anno, dopo la morte della mamma si era isolato, – ha detto al Corriere – ma non credo avesse problemi economici. Andava in tv, aveva rubriche su alcuni giornali e continuava ad amare il suo lavoro. Mi ricordo quando nel 2000 osò presentarsi con il suo look da Romano Battaglia alla Versiliana per chiedergli di invitarlo al suo famoso Caffè – ha concluso -. Io lo avevo conosciuto qualche anno prima. Lo salutai e convinsi Romano ad averlo come ospite. Fu quasi uno choc per il nostro pubblico. Un mese prima avevamo sul palco Indro Montanelli, ma la sua presenza fu divertente e spiritosa e lo invitammo tante altre volte”.

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