“Io mi ricordo che quando ero ragazzo c’era il coprifuoco per la guerra e la messa di mezzanotte non si poteva fare. Se fosse una cosa essenziale allora discutiamone. Non tutte le chiese la facevano la messa a mezzanotte. Durante la guerra? La facevamo prima. Era la messa di Natale. Noi la chiamiamo messa di mezzanotte ma è la messa di Natale e quel giorno ci sono addirittura tre messe”. Così Don Pietro Sigurani, parroco di Sant’Eustachio, a Roma, commenta le polemiche attorno all’orario sulla messa natalizia che quest’anno, causa coronavirus, sarà anticipata per rispettare il coprifuoco. “Dovremmo concentrarci sul Mistero che celebriamo – aggiunge – Se Dio rispetta il coprifuoco? Gesù Cristo si è sempre adattato, specialmente alle necessità di chi stava in mezzo alla strada”. Don Pietro poi fa il raffronto con quanto accaduto durante il lockdown: “Tanto scalpore per l’orario della messa e noi non abbiamo celebrato la Veglia pasquale, che è fondamentale”.

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