“I 993 morti di oggi stanno a significare che siamo ancora nel pieno di una epidemia che non dobbiamo assolutamente considerare sconfitta. Siamo pienamente dentro la crisi, quindi guai ad abbassare la guardia. Bisogna mantenere alta l’attenzione perché basta poco a far risalire la curva dei contagi”. Sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato da Corrado Formigli nella trasmissione “Piazzapulita”, su La7.
E spiega: “Il numero dei decessi è l’ultimo a mutare. Il primo dato che cambia è l’Rt, che nelle ultime settimane è sceso: quattro settimane fa era pari a 1,7, poi è passato a 1,4 e dopo a 1,2. Nell’ultima settimana era 1,08 e domani sarà annunciato un Rt pari a 0,91, quindi per la prima volta, dopo moltissime settimane, abbiamo un indice del contagio inferiore a 1. Questo è un dato molto importante, perché significa che inizia ad aversi una riduzione del numero dei contagiati”.
Speranza aggiunge: “Ci sono due verità con cui dobbiamo fare i conti e che apparentemente sono in contraddizione, ma non lo sono. La prima è che c’è ancora una situazione molto seria, cioè tanta pressione sui servizi sanitari e un numero di decessi molto alto, che purtroppo sarà l’ultimo ad abbassarsi rispetto agli altri. L’altra verità è che i segnali sono molto incoraggianti, quindi finalmente vediamo che le misure stanno avendo effetto e che la curva inizia a piegarsi, ma si piega in una situazione ancora molto complicata”.
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