La neve non ha fermato la protesta degli studenti milanesi che questa mattina si sono ritrovati davanti all’Istituto Superiore Severi-Correnti per chiedere il ritorno in classe in presenza e in sicurezza. “Una volta quando nevicava volevamo stare a casa, oggi invece veniamo a studiare al freddo perché vogliamo tornare in classe”, racconta uno degli studenti tra una lezione e l’altra. “Occorre agire adesso investendo nei trasporti, in caso contrario a gennaio ci ritroveremo nella stessa situazione di settembre”. Una protesta trasversale che vede in prima linea, studenti, docenti e genitori riuniti nel Comitato Priorità alla Scuola che da settimane manifesta di fronte alle scuole milanesi. “La politica deve avere volontà e perizia per affrontare la questione – spiega il professore di storia e filosofia Alberto Locatelli che questa mattina ha fatto lezione all’aperto sfidando la neve – ma la percezione a volte è che non ci sia la volontà di cambiare. Senza la scuola non si costruisce un futuro e questo è un aspetto che manca nelle priorità della politica e della gente”.

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Riaprire le scuole per me è una scelta illogica: ora ha la priorità un altro tipo di lezione

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Sulla disabilità i giovani sanno andare dritti al punto. Come questa studentessa

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