Televisione

Guglielmo Mariotto e Rossella Erra, una domanda per Milly Carlucci: c’è proprio bisogno di “tenerseli”?

Quest'anno nello show di punta del sabato sera di Rai Uno spiccano in particolar modo due giurati (uno storico e l'altra della nuova e inutile anti-giuria) che tra una battuta fuori luogo e il populismo creano un cortocircuito in televisione. “Sono una fan di Ballando e posso permettermi di dire quello che penso” ha tuonato la giurata popolare Rossella Erra sabato scorso. No, spiace, ma non funziona così

di Andrea Conti

Ogni sabato sera in prima su Rai Uno si crea un cortocircuito televisivo che manda in tilt non solo lo studio ma anche i telespettatori da casa. A “Ballando con le stelle” il giurato storico (è presenta dalla prima edizione del 2005) Guglielmo Mariotto e la new entry della giuria popolare Rossella Erra regalano momenti di trascurabili polemiche. Rossella Erra, nota (si fa per dire) come Signora Rossella, ha avuto il suo momento di popolarità due anni fa a “Vieni da me”, condotto da Caterina Balivo, come “ambasciatrice del pubblico”. Il suo ruolo era quello di commentare, come fosse da casa, trasmissioni, fiction e gossip. Misteriosamente è tornata in auge in prima serata su Rai Uno, scatenando negli addetti ai lavori e nei telespettatori la ricerca smodata del suo nome su Google. Rossella si ritrova a capo di una discutibile giuria popolare costituita dall’ex senatore (!) Antonio Razzi e da Gianni Ippoliti, ormai sempre più presenza non parlante, ogni puntata che passa.

La Signora Rossella ogni volta che prende la parola gesticola, urla, manda baci in “nome del popolo”. Bisognerà che ci spieghi, un giorno e con calma, di quale popolo si fa portavoce. Non conta giustificarsi con un generico “popolo social”. La Signora si è resa protagonista di gaffe memorabili. Alla Mussolini che ha avuto un malore lo scorso sabato ha prontamente urlato: “Alessandra, quest’anno te la stanno tirando, come si dice a Napoli: gli occhi secchi”. Forse la Signora si è dimenticata che siamo nel 2020 e che la società, così come la scienza, hanno fatto progressi. A Mariotto che l’ha definita “cicciona con lo strass” (di lui ci occuperemo dopo) ha risposto: “Comprati lo specchio”. Una replica di gran classe. Abbiamo leggermente intuito che la Signora stravede per Paolo Conticini che sorride imbarazzato per i ripetuti bacetti con la mano e il lancio di rose in mezzo al palco. Infine l’apoteosi, la ciliegina sulla torta, il fulmine a ciel sereno: “Io qua sono una fan di Ballando con le Stelle e posso permettermi di dire quello che penso”. No, non funziona così. Non basta puntare in alto a caso e sparare un colpo di cannone solo perché si è fan. Bisogna soppesare le parole, le frasi, circostanziare i fatti. Esiste già un canile pieno di populismo e si trova sui social. Non c’è bisogno che anche la tv si “sporchi” con questo piano linguistico.

Dall’anti-giuria si passa alla storica giuria di “Ballando con le stelle”. Guglielmo Mariotto (il primo nome è Jesus) è nato a Caracas da madre venezuelana e padre italiano, romano d’adozione, dal 1994 è direttore creativo della Maison Gattinoni. Inoltre a giugno è stato nominato Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. Questa è una onorificenza assegnata a chi si distingue nei rapporti di collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi. Insomma lo stilista non è uno qualsiasi, ha un ruolo importante e la nomina di Cavaliere di cui fregiarsi. Eppure quest’anno, ancora di più degli anni scorsi, sembra davvero fuori controllo. Tanto che diverse volte la compagna di banco Selvaggia Lucarelli lo ha invitato a calmarsi. Mariotto si presenta spesso con mascherina e visiera di plastica e li usa come fossero accessori, quindi male e in modo scomposto. Quest’anno ha subito preso di mira Elisa Isoardi invitandola a “stare attenta a tavola” mentre, dopo una coreografia sul letto a causa di un infortunio al piede, ha sottolineato: “Quei movimenti sul letto, che te poi sei un’esperta a farli diciamolo. Veramente, le vengono da dio”. Chi voleva intendere ha inteso benissimo. Non contento ha definito, durante il suo intervento a “Storie Italiane”, la Signora Rossella “la cicciona vestita di strass”. Insomma siamo in presenza di un non velatissimo body shaming. L’apoteosi a “La vita in diretta” quando ha affermato: “Il Covid non mi prende perché io prego”. Una affermazione dettata dalla sua granitica fede cattolica, qui vige il massimo rispetto, ma gravissima in un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove gli esperti si affannano e invitano la popolazione a rigide misure di sicurezza. Memorabile lo scontro con il concorrente Gilles Rocca. Prima il giurato lo ha definito “bambolotto di gomma”, ma Rocca lo ha ripreso a muso duro: “Guardami. Non guardare il telefono, non stai dedicando il tempo che dovresti perché ti distrai”. Infine senza motivo e con un certo imbarazzo in studio, Mariotto ha urlato dal nulla un verso de “Il mio canto libero” di Lucio Battisti a Vittoria Schisano. Dopo quindici anni può anche darsi che ci sia un momento di stanchezza, che il giudice abbia perso contatto con il mezzo televisivo e anche che, in qualche modo, faccia comodo alla stessa macchina produttiva, il suo essere sopra le righe. Per rubare la frase a Mariotto: “Basta con questo circo, dopo un po’ mi stufo” e stavolta si è stufato anche il pubblico da casa. A Milly Carlucci un suggerimento per una eventuale sostituzione immediata per il prossimo anno: Costantino Della Gherardesca, vincitore morale dell’edizione di quest’anno di “Ballando con le stelle”.

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