Dopo nove mesi e con la partecipazione di 20 tra i maggiori operatori italiani e internazionali del settore immobiliare, si chiude la gara per aggiudicarsi la riqualificazione dello scalo di Porta Romana a Milano. Il Gruppo FS Italiane ha annunciato che a vincere è stato il “Fondo Porta Romana”, gestito da Coima e partecipato da Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact Fund, con un’offerta di 180 milioni di euro. La cifra è superiore, di poco, alla media delle precedenti offerte.

L’area di Porta Romana occupa una superficie di circa 20 ettari, oltre a 26mila metri quadrati dei binari delle Ferrovie, e si trova nella zona a sud-est di Milano. Ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026, con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici. Al termine dei Giochi, gli spazi verranno riconvertiti in edifici per il social housing e a residenze per gli studenti, dove larga parte avrà il verde pubblico, in ottica di sostenibilità ambientale a beneficio della collettività.

“In un momento così complesso, abbiamo portato avanti con determinazione, in sinergia con Regione Lombardia e Comune di Milano, la vendita dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana”, ha sottolineato l’amministratore delegato e direttore generale del gruppo Fs Italiane Gianfranco Battisti. “Verrà avviato un intervento di riqualificazione urbana di verde pubblico, di student e social housing conseguenti alla realizzazione del Villaggio Olimpico”. Quest’ultimo, in particolare, sarà un’importante “vetrina internazionale” per Milano e contribuirà ad attrarre “flussi turistici che genereranno un rilevante indotto economico”.

Nella riqualificazione dell’area ogni attività ruota attorno al concetto di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. “Con orgoglio – continua Battisti – possiamo dichiarare che si tratta di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana, in un ambito di città già in fase di forte evoluzione, che sarà di impulso e speranza per il futuro”, ha concluso.

Il progetto di riqualificazione dello scalo di Porta Romana – spiega il gruppo in una nota – rientra nel progetto “Scali Milano”, il più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, e uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Europa. L’accordo firmato nel 2017 tra il Comune, Regione Lombardia e Fs, ha l’obiettivo di riqualificare i sette ex scali ferroviari della città (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo). Al centro c’è la creazione di spazi verdi di aggregazione per la cittadinanza per il 65% della superficie complessiva degli scali. Nel caso di Porta Romana, il verde pubblico sarà il 50% dell’intera area.

Nei prossimi mesi si svolgerà il concorso internazionale per il masterplan che offrirà la visione di base alla pianificazione urbanistica attuativa dell’intero compendio. Nel frattempo, il Gruppo Fs ha avviato le attività di rimozione dell’infrastruttura ferroviaria dismessa e di ricostruzione della nuova stazione.

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Messina, gare clandestine di cavalli tra clan in città: 33 arresti. Il video delle corse

next
Articolo Successivo

Covid, sequestrate 374mila mascherine Ffp2 e chirurgiche a Treviso: sono fuori norma

next