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Delphine Boel, la figlia illegittima dell’ex re del Belgio ora è una principessa

Questa vittoria davanti alla Corte d’Appello di Bruxelles, il passo finale di una lotta durata sette anni, è stata confermata dall’avvocato della signora Boel, Marc Uyttendaele e da una fonte giudiziaria

di F. Q.

L’artista belga Delphine Boel, recentemente riconosciuta ufficialmente come la quarta figlia illegittima dell’ex re Alberto II dopo un test del Dna a cui quest’ultimo è stato costretto, avrà ora il titolo di principessa. Lo ha stabilito giovedì la giustizia belga. Questa vittoria davanti alla Corte d’Appello di Bruxelles, il passo finale di una lotta durata sette anni, è stata confermata dall’avvocato della signora Boel, Marc Uyttendaele e da una fonte giudiziaria. L’artista 52enne porterà il cognome di Saxe-Cobourg, quello della famiglia reale, ha detto l’avvocato.

Le prime voci su una figlia illegittima di Alberto comparvero in una biografia non autorizzata della moglie Paola di Liegi nel 1999. Ma è solo nel 2005 che Delphine Boel ha confermato che Re Alberto era il suo vero padre. La donna, oggi cinquantenne, sarebbe nata dalla relazione che la baronessa Sybille de Selys Longchamps intrattenne fra il 1966 e il 1984 con Alberto, allora principe di Liegi. L’ex re è salito al trono nel 1993 dopo la morte del fratello maggiore Baldovino. Ha poi abdicato nel 2013 per motivi di salute, cedendo lo scettro al figlio Filippo. Quindi, a seguito della perdita di immunità del presunto padre, Delphine Boel ha avviato la causa per il riconoscimento di paternità provocando speculazioni sulle vere ragioni dell’abdicazione.

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