Il mondo FQ

Val d’Aosta, dopo la condanna e la sospensione Rollandin torna in consiglio. Lega prima, ma Pd pronto ad allearsi con gli autonomisti

Supera lo sbarramento la lista del sei volte presidente della regione, l'unico candidato valdostano inserito nella lista dei candidati cosiddetti "impresentabili" della commissione Antimafia: è stato condannato in primo grado per corruzione a 4 anni e 6 mesi e sospeso per la legge Severino. Carroccio primo ma la lista di Fi e Fdi non supera lo sbarramento: probabile maggioranza tra progressisti e autonomisti
Val d’Aosta, dopo la condanna e la sospensione Rollandin torna in consiglio. Lega prima, ma Pd pronto ad allearsi con gli autonomisti
Icona dei commenti Commenti

Il ritorno di Augusto Rollandin. Alle Regionali in Val d’Aosta la lista creata dall’ex governatore, Pour l’Autonomie, supera lo sbarramento e col 6,36% entra in consiglio regionale. Soprannominato l’Imperatore, sei volte presidente della Regione tra il 1984 e il 2017 e storico leader dell’Union Valdôtaine, il partito autonomista da sempre egemone, Rollandin era l’unico candidato valdostano inserito nella lista dei candidati cosiddetti “impresentabili” della commissione Antimafia.

Protagonista di numerose vicende giudiziarie, Rolandin è stato condannato nel 2019 in primo grado per corruzione a 4 anni e 6 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Era stato dunque sospeso da consigliere regionale nella passata legislatura, come previsto dalla legge Severino, abbandonando anche il ruolo di vicepresidente della Giunta regionale valdostana. La sospensione, scattata il 28 marzo del 2019, durerà fino a novembre.

Lo scrutinio conferma poi i pronostici della vigilia, la Lega è il primo partito in Valle d’Aosta con il 23,9% ma è molto difficile che riesca a formare una maggioranza per governare la regione alpina. Su 12 liste presenti alle Regionali, solo sei hanno superato il quorum. Bene i progressisti, con il 15,2%, che si candidano a sostenere una maggioranza con le forze autonomiste, a partire dall’Union valdotaine (15,8%). Dopo l’apertura formale del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, le forze che sostengono la maggioranza di governo potrebbero dunque ottenere il governo della Val d’Aosta: sarebbe la quarta regione vinta alle Regionali, contro le 3 del centrodestra. Che peraltro, a parte la Lega, resta fuori dal consiglio regionale: la lista unica di Forza Italia e Fratelli d’Italia che si ferma al 5,6%. Niente quorum anche per il Movimento 5 stelle.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione