Cultura

Mostre, Lorenzo Puglisi e l’incontro con Michelangelo 500 anni dopo: la sua “Crocifissione” in esposizione a Santo Spirito a Firenze

Due croci una di fronte all'altra nella chiesa fiorentina: un dialogo a distanza di 5 secoli tra l'opera del giovane artista biellese e il Cristo in croce di un giovanissimo Buonarroti. Inaugurazione il 19 settembre con il cardinal Betori, Sgarbi e Rondoni

di Serena Tacchini

Due Croci, due artisti, un unico Dio: una di fronte all’altra, nella suggestiva cornice brunelleschiana della Basilica di Santo Spirito a Firenze, la Crocifissione dell’artista Lorenzo Puglisi [Biella, 1971] incontra a distanza di cinquecento anni il Cristo in croce di un giovanissimo Michelangelo Buonarroti. Due capolavori che palpitano di tenebre e di luce, di tempo perduto e ritrovato, in cui la bellezza divina è ancora in grado di salvare il mondo.

Lorenzo Puglisi: davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero è il dialogo intensamente inedito che si potrà ammirare nella Sagrestia di Santo Spirito dal 20 settembre al primo novembre 2020 nella mostra fiorentina organizzata da Francesca Sacchi Tommasi di Etra Studio in collaborazione con ArtCom Project. Vent’anni fa il Cristo ligneo di Michelangelo faceva ritorno a casa: il Buonarroti non ancora diciottenne lo aveva donato nel 1493 al priore di Santo Spirito, ringraziamento speciale per l’ospitalità che i padri agostiniani gli avevano concesso dopo la morte del suo protettore Lorenzo il Magnifico. Scomparsa nel Settecento, l’opera fu riconosciuta solo negli anni Sessanta del Novecento sotto una deturpante ridipintura: nel 2000 tornava a Firenze ed è questa l’occasione celebrata dalla mostra fiorentina che sarà inaugurata sabato 19 settembre: dalle 11.30 al saluto di Padre Giuseppe Pagano, Priore di Santo Spirito, si succederanno gli interventi del cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, dello storico dell’arte Vittorio Sgarbi e del poeta Davide Rondoni, che reciterà una sua poesia ispirata all’evento.

Cinque secoli di tenebre hanno inghiottito il morbido modellato e l’anatomia magistrale del Cristo giovinetto di Michelangelo: la Croce, corrosa dalle mani insanguinate della Storia, in Puglisi si riduce a nera sagoma su cui sopravvivono bagliori di sofferenza e di vita, il capo reclinato, le mani e i piedi di Cristo. Se Michelangelo sul marmo procedeva “per via di levare”, Puglisi non si limita a togliere sulla tavola ma scarnifica: da un mare nero come il peccato emergono i residui fantasmatici di senso, ultime scintille di forma e salvezza che lottano per liberarsi da un’oscurità vischiosa, fuochi fatui di fede che lo scorrere dei secoli non può estinguere.

L’opera di Puglisi s’inserisce in un progetto artistico intrapreso otto anni fa sui capolavori dei grandi maestri, in bilico tra citazione e sperimentazione: in quelle feritoie di luce sul nero abisso della storia sono sospese teste senza volto e mani che l’uomo contemporaneo non è più in grado di mettere a fuoco ma che sente ancora familiari. Negli sguardi e nei gesti, abbacinanti e materici, l’artista ha distillato l’essenza del Cristo giudicante di Michelangelo nella Sistina, i moti interiori degli apostoli nel Cenacolo vinciano, i due volti innamorati del Narciso caravaggesco e l’instabilità del suo San Matteo e l’angelo, per citare solo alcuni dei particolari più intensi che l’artista biellese ha rivalutato e isolato nelle sue opere.

A Lorenzo Puglisi davanti a Michelangelo trema la voce, l’artista dimentica le parole e le forme tradizionali, oppure semplicemente decide di farne a meno perché impotenti di fronte a una tale impareggiabile perfezione. L’arte sacra del XXI secolo ha sacrificato l’armonia rinascimentale per dare voce alla confusa spiritualità contemporanea: anche se spolpata, sfigurata, la ricerca di Puglisi, nel suo dialogo tra passato e presente, finito e infinito, coglie le tracce di una bellezza divinamente irrisolta, la bellezza di un’opera incompiuta nell’insondabile abisso di spirito e materia.

INFO MOSTRA

Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero
20.09.2020 | 01.11.2020
Basilica di Santo Spirito | Piazza santo spirito 30 | Firenze
Inaugurazione | Sabato 19.09.2020 ore 11.30
Aperta: lunedì/sabato ore 10-12.45 e 15-17.45;

domenica ore 11.30-13.15 e 15-17.45;

mercoledì chiuso
Ingresso: 2 euro
Sito web: www.basilicasantospirito.it
Telefono: 055 210030

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