Dov’è Gioele Mondello? Proseguono ormai per il 15esimo giorno nel Messinese le ricerche del bambino di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata morta cinque giorni dopo nelle campagne di Caronia. Anche oggi circa 70 persone, tra personale del Vigili del fuoco, della Protezione civile, Forestale, Polizia, Guardia di finanza e militari del Nucleo cacciatori dei Carabinieri e cani specializzati, stanno battendo la fitta boscaglia della zona dove è stato trovato il corpo della donna controllando anche pozzi, fontane abbeveratoi e casolari. Oggi nella Prefettura di Messina nuovo vertice per orientare le ricerche. Anche i familiari di Gioele proseguono la loro ispezione dei boschi di Caronia aiutati da amici. E a Messina arriva anche l’esercito.”In seguito alla riunione qui in Prefettura, convocata dal prefetto, abbiamo anche altre 10 squadre dell’esercito che si uniranno alla ‘battuta e questo è un dato positivo”, ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Abbiamo un terreno sterminato dove cercare – ha spiegato il magistrato – un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile fare delle ricerche. Più personale abbiamo, più cani abbiamo più è facile si arrivi ad un risultato2.

Ieri i genitori di Viviana hanno chiesto al procuratore di Patti, Angelo Cavallo, di potere effettuare ricerche in modo autonomo. E Daniele Mondello, marito di Viviana e papà di Gioiele, ha lanciato un appello su Facebook. “Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla ss113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30. Si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe. Indossate un cappellino per il sole e possibilmente portate l’acqua da bere da tenere nello zainetto insieme alle magliette di ricambio. Vi ringrazio anticipatamente”.

Ieri per un tassello si è aggiunto alla storia della 43enne perché sono finalmente arrivate le testimonianza della famiglia con l’accento del Nord che si era fermata per aiutare la donna dopo l’incidente. Il bambino era sicuramente vivo dopo l’impatto e non aveva apparenti ferite. “Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l’incidente stradale sull’autostrada Palermo-Messina, la signora era agitata e impaurita – ha detto sempre il procuratore Cavallo – Proseguono le indagini in tutte le direzioni – ha aggiunto il magistrato – al momento non ci sentiamo di escludere nulla. Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento“.

Intanto si aspettano i risultati dell’autopsia sul corpo della donna. Le ferite e le fratture riscontrate dai medici legali sono compatibili con una caduta. Le gambe di Viviana avevano segni nei polpacci che potrebbero essere stati lasciati dagli animali, come dei morsi: in zona ci sono dei maiali selvatici e in un casolare vicino vivono due Rottweiller, il cui proprietario è stato ascoltato. Le scarpe, le Adidas bianche che aveva ai piedi non erano molto sporche, una le si è pure sfilata da un piede, finendo in un rovo sotto il traliccio. Infine, l’ultimo dato, tra quelli fin qui rivelati alla stampa: il corpo della donna ha iniziato la decomposizione nello stesso luogo in cui è stata ritrovata.

Il fattoquotidiano,it pubblica la foto del piccolo Gioele postata dal padre sul profilo Facebook per invitare chi vuole a partecipare alle ricerche

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