La conferma è arrivata in serata, quando sulla fede nuziale del cadavere ritrovato nel pomeriggio gli investigatori hanno letto la scritta “Daniele e Viviana 2013”. Al sesto giorno di ricerche – proprio quando si stavano per interrompere – a 500 metri dal punto sull’autostrada in cui la 43enne Viviana Parisi il figlio Gioele, di 4 anni, sono stati visti per l’ultima volta, tre unità cinofile dei Vigili del fuoco hanno rintracciato il corpo. Cinquecento metri dall’autostrada, verso il mare e verso Messina. Questo è il punto in cui le ricerche si sono soffermate tutto il giorno.

Il cadavere della dj, scomparsa dopo un incidente stradale, è stato trovato dai pompieri riverso a terra, con le gambe divaricate e gli indumenti logori addosso: una maglietta, un pantaloncino di jeans. Ai piedi solo una scarpa bianca, una Adidas Stan Smith con la linguetta posteriore sulla caviglia di colore rosa. L’altro piede nudo. E l’altra scarpa ritrovata poco più in là, tra i rovi. I primi indizi, ancora prima del riconoscimento, portano tutti a Viviana: il cadavere appartiene a una donna e ai piedi indossa le stesse scarpe che portava la dj il giorno in cui è sparita. Per questo, anche se il corpo è in avanzato stato di decomposizione e nonostante il volto e le gambe siano tumefatte, scattano subito le ricerche per rintracciare il piccolo.

LA VICENDA – Tutto comincia lunedì mattina, quando la donna lascia la sua casa a Venetico, paesino costiero tra Messina e Milazzo. Stando a quanto riportato dal marito, prepara il sugo e poi si avvia per il centro commerciale di Milazzo. Nella cittadina turistica della Valle del Mela di certo ha imboccato l’autostrada con la sua Opel grigia e si è diretta verso Palermo. Poi ha temporaneamente interrotto il viaggio sulla A20, l’autostrada Messina – Palermo, ed è uscita al casello di Sant’Agata di Militello. Qui ha ritirato un biglietto di mancato pagamento, forse perché in quel casello tutto è automatizzato e un guasto potrebbe averle impedito di pagare. In totale rimane per venti minuti fuori dal percorso autostradale. L’ipotesi è che l’abbia fatto per fare benzina. Lungo l’autostrada, infatti, dopo Tindari non ci sono più autogrill dove potersi rifornire, almeno non fino a Palermo.

Venti minuti dopo imbocca di nuovo l’autostrada, sempre dirigendosi verso il capoluogo siciliano. All’altezza di Caronia, cioè poco dopo essere rientrata in autostrada, intorno alle 11 del mattino, tampona un furgoncino all’interno di una galleria, al km 117. A quel punto scende dall’auto, all’interno della quale lascia la borsa con il portafogli e più di un centinaio di euro all’interno e si allontana col bambino in braccio. Questo è quanto è stato riportato da alcuni testimoni. Gli stessi hanno riferito che altre persone si trovavano sul posto e hanno raccontato di averla vista scavalcare il guard rail nella zona di sosta poco dopo la galleria dove qualcuno si è fermato e dove anche lei pare si fosse recata. Testimonianze indirette, raccolte dall’autorità giudiziaria che ha diramato un appello ad altri testimoni perché si presentino in procura.

L’INCHIESTA – Non appena è stata denunciata la scomparsa della donna, infatti, la procura di Patti, guidata da Angelo Cavallo, ha aperto un’inchiesta. Il marito di Viviana, Daniele Mondello, è stato ascoltato più volte. Lei e Daniele, entrambi dj di Hard Style, sottogenere dell’elettronica, avevano da poco pubblicato un nuovo brano “Next level”. La pubblicazione è stata accompagnata su Facebook da un video e da un post in cui la 43enne ha raccontato di un momento di difficoltà. “Ci sono momenti nella vita in cui ci smarriamo, in cui abbiamo bisogno di stare un po’ soli, la solitudine è anche un modo di crescere e meditare, fa funzionare il nostro cervello”, così si è rivolta Viviana ai suoi fan sul suo profilo sotto il nome di Express Viviana, suo nome d’arte.

Negli ultimi giorni, i familiari della donna hanno raccontato di uno stato depressivo importante nella quale era sprofondata negli ultimi tempi. Lo ha ripetuto anche il marito agli inquirenti più volte e lo ha ribadito ai microfoni di Rai1 venerdì scorso: “Era molto spaventata”. Uno stato pisco-emotivo, secondo il marito, aggravato dal coronavirus. A questo si sarebbe riferito quando, nel video messaggio lanciato online, ha detto “Non ti succede niente, né a te, né al bambino, né a me”. Mondello ha voluto spiegare quelle parole dopo alcuni commenti polemici sul suo profilo social: “Mi riferivo al coronavirus – ha detto Mondello in tv – Viviana è stata malissimo, questo è il problema. È stata portata all’ospedale sia a Barcellona che a Messina. Erano buoni, certo che erano buoni, buonissimi, come una famiglia normale. Facevamo tutto sempre assieme. È inutile che vogliono cercare chissà che cosa. Tutto falso. Una mamma speciale. Lei era speciale con suo figlio. L’ho detto perché lei diceva sempre che aveva paura che succedeva qualcosa a suo figlio e a me. La conosco bene l’istinto ha preso il bambino e si è allontanata, non quale d’accordo, sicuramente ha fatto di tutto per fermare qualche macchina e andarsene”.

LE TESTIMONIANZE – I vicini di casa, invece, hanno raccontato altri dettagli: “Negli ultimi tempi era sempre più magra e sempre più cupa”, così la descrive un vicino che vuole restare anonimo. E continua: “Non li ho mai visti camminare fianco a fianco, lei era sempre indietro, almeno di due metri, con la testa bassa, lui camminava avanti. Spesso litigavano. Anche per strada”. Un comportamento schivo confermato anche dal capo dei Vigili urbani di Venetico, Antonio Crea: “Vivevano qui da prima che lei restasse incinta. Non si vedevano molto in giro e non avevano molti contatti con la gente del posto”.

Per la procura di Patti, quindi, la pista più accreditata sin dall’inizio delle indagini è quella di uno stato confusionale grave. Ma nessun’altra ipotesi era stata finora esclusa. Neanche che la donna potesse essersi allontanata volontariamente, salendo in macchina con qualcuno. Ipotesi di cui si era detto convinto il marito, che ha seguito una delle segnalazioni arrivate in questi giorni che volevano la donna avvistata col figlio a Giardini Naxos, centro noto in Sicilia nell’ambiente “dance”. Dopo l’appello della polizia di Stato per la scomparsa della donna e del suo piccolo le segnalazioni sono state tante, e nei posti più disparati: in tutta la Sicilia ma anche in centro Italia. Tanto che nelle ultime ore aveva preso sempre più corpo l’ipotesi dell’allontanamento volontario. Oggi la svolta, col ritrovamento del cadavere poi individuato in Viviana. Adesso continua la ricerca disperata del piccolo.

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Viviana Parisi, attesa l’autopsia sul cadavere. Investigatori alla ricerca del piccolo Gioele: la speranza appesa a una sosta di venti minuti

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