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Robin Soderling: “Sono caduto in un abisso. Spesso ho cercato su Google come uccidermi”: la confessione dell’ex tennista

Robin Soderling, ex tennista e allenatore svedese, ha rivelato un passato fatto di una lotto durissima, quella contro la depressione: "Nel luglio 2011 dopo aver battuto Ferrer e vinto la finale di Bastad sono tornato a Montecarlo e sono caduto in un abisso nero senza fondo..."

di Claudia Rossi

Si è ritirato dallo sport per problemi fisici ma non prima di aver battuto Rafa Nadal al Roland Garros e di essere diventato numero 4 al mondo. Robin Soderling, ex tennista e allenatore svedese, ha rivelato un passato fatto di una lotto durissima, quella contro la depressione: “Nel luglio 2011 dopo aver battuto Ferrer e vinto la finale di Bastad sono tornato a Montecarlo e sono caduto in un abisso nero senza fondo. Avevo un’ansia costante che mi rosicchiava dentro. Il minimo rumore mi faceva prendere paura. Era così anche quando il telefono squillava”, ha detto. Nascondeva la sua ansia, la sua depressione ma a un certo punto è diventato difficile e non è più riuscito a sostenere “l’abisso nero”. “C’erano solo tre giocatori con cui potevo perdere, gli altri dovevo batterli, altrimenti mi sentivo male, fallivo, mi sentivo un perdente“. Ma durante l’intervista alla radio pubblica di Svezia, Robin ha raccontato anche di aver pensato al suicidio: “Spesso è capitato che cercassi su Google come uccidermi. Qualsiasi cosa era meglio di questo inferno”.

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