Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale. Questi alcuni dei temi principali che rientreranno nel programma di studio delle scuole a partire da settembre dell’anno accademico 2020/2021: l’educazione civica diventerà infatti obbligatoria e affiancherà le altre materie con un proprio voto. Tutte le scuole, a partire da quelle dell’infanzia, dovranno quindi dedicare almeno 33 ore all’anno alla studio di leggi, ambiente e rispetto sociale, per far sì che “ragazze e ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e utilizzare linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete”, ha sottolineato la ministra Lucia Azzolina.

Doveri e diritti, Carta Costituzionale, leggi nazionali e internazionali verranno approfonditi e affrontati durante le lezioni di educazione civica, come si legge nelle linee guida diffuse il 23 giugno dal Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è quello di “formare cittadini responsabili che partecipano attivamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale”, ha aggiunto il Miur. Previsto lo studio anche dell’educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), ma anche dell’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. Per sensibilizzare i più giovani sui rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrastando anche il linguaggio dell’odio, gli alunni affronteranno anche il tema dei nuovi mezzi di comunicazione e strumenti digitali. I più piccoli, nelle scuole dell’infanzia, si concentreranno anche su temi come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere, che verranno trattati attraverso il gioco e le attività educative e didattiche.

“In questi giorni – ha ricordato la ministra Lucia Azzolina – stiamo lavorando senza sosta alle Linee guida per la riapertura delle scuole nel prossimo mese di settembre, un lavoro complesso che stiamo portando avanti con gli stakeholder della scuola, con le Regioni e gli Enti locali e che chiuderemo questa settimana. Stiamo tutti collaborando per il bene dei nostri studenti. Ma la riapertura – ha sottolineato – non è fatta solo di misure di sicurezza e di prevenzione del contagio. Dal prossimo settembre, troverà applicazione la legge sull’Educazione Civica. Vogliamo che le scuole siano preparate”. A tal proposito, il Miur ha sottolineato che ci saranno apposite misure di accompagnamento e supporto per docenti e dirigenti scolastici.

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