In molti si saranno chiesti ieri sera, durante la presentazione dei nuovi giudici di “X Factor” a “E Poi C’è Cattelan”, “Hell Raton chi?”. Addetti ai lavori e gente comune sono corsi su Google per cercare di capire chi fosse quel ragazzo di 30 anni con tatuaggi e piglio sicuro. Il suo nomignolo è “Manuelito”, i suoi amici più stretti e i fan lo chiamano così. “Non voglio darti una risposta banale e retorica – ha esordito durante il talk con Alessandro Cattelan – su quello che cercherò. Anzitutto il talento credo sia imprescindibile e poi deve essere una persona curiosa e sapersi approcciare alle nuove tecnologie”.

Manuel Zappadu, questo è il vero nome di Hell Raton, ha iniziato a lavorare già a 21 anni, quando a Londra era riuscito ad ottenere un posto fisso come cameriere di sala. Poi la grande svolta e la decisione di dedicarsi alla musica: ha fondato insieme a Salmo e Slait, nel 2010, la Machete Crew e ha passato anni dietro le quinte dell’etichetta Machete Empire Records, fondata nel 2013, di cui è Ceo e direttore creativo. Ha dato vita, insieme a Slait, a Machete Gaming – progetto in cui musica e gaming si incontrano in una formula mai vista prima – ed è promotore anche di vari progetti benefici: esempio ne è Machete Aid on Twitch, maratona a sostegno dei lavoratori del settore musicale colpiti durante l’emergenza sanitaria del Covid-19. L’iniziativa ha raccolto 20mila euro.

“Ero un ragazzino affamato di musica, che è riuscito a realizzare il suo sogno più grande grazie a passione, dedizione e tenacia. – ha raccontato l’artista e manager – Tutto il tempo passato in sala prove davanti al mic e live sui palchi, i più disparati, d’Italia, ha sicuramente arricchito il mio modo di vivere la musica. Negli anni ho imparato a mettermi in gioco, dal 2010 con la fondazione di Machete fino a Machete Gaming, passando per il debutto dell’etichetta Machete Empire Records e la nascita di Me Next e 333 Mob”.

E infine: “Nel mio lavoro convivono i ruoli di discografico, talent scout, direttore artistico e creativo, ma anche musicista. Di fronte a un talento provo a esaminarlo in tutti i suoi aspetti e le sue e abilità, con un approccio 2.0, per trovare, insieme, il percorso più adatto alla sua carriera. È quello che vorrei fare qui a X Factor, voglio mettermi al servizio di nuovi talenti per aiutarli a trovare l’espressione più adatta alla propria personalità artistica, con un lavoro di ricerca che esplori sempre nuove tendenze e tecnologie”.

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