Dopo l’annuncio del ritiro dei 190 licenziamenti previsti dall’azienda Jabil di Marcianise, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, ha incontrato i lavoratori fuori dallo stabilimento del Casertano. “Una trattativa durata 73 ore – dice il Ministro che si commuove quando i lavoratori le consegnano i fiori in segno di ringraziamento – la Jabil ha confermato la volontà di restare in Italia e abbiamo parlato anche degli esuberi, ho spiegato che noi come Paese abbiamo messo una norma per lo stop ai licenziamenti, che abbiamo inserito importanti misure che aiutano a tenere i lavoratori e formarli e questi costi sono a carico dello Stato”. E’ proprio sugli esuberi che i dipendenti restano ancora in allerta. La partita resta aperta e anzi, per i lavoratori c’è il rischio di nuove tensioni tra gli stessi operai. L’azienda statunitense ha ritirato i licenziamenti, ma restano 190 persone in esubero da ricollocare. “Queste 190 persone verranno selezionate con altri criteri tra i 540 dipendenti totali dello stabilimento – ci dicono i lavoratori – qualcuno andrà via spontaneamente, qualcun altro no, qualcuno sarà obbligato a farlo perché l’alternativa è il licenziamento, per questo è necessario che il Governo ci segua soprattutto in questa nuova fase e assicuri un lavoro serio a chi viene ricollocato in altre aziende”. Il ministro sulla questione esuberi ha rassicurato gli operai. “Investiremo nella formazione di questi lavoratori e li aiuteremo a ritrovare anche una nuova collocazione. Ci sarò personalmente a seguire tutta la vertenza. Abbiamo un accordo sottoscritto e seguiremo tutta la fase di ricollocazione, tanto che abbiamo già convocato aziende e sindacati per martedì prossimo alle 17 per vagliare le migliori offerte. Il tavolo al Mise – conclude la Catalfo – è stato già convocato”

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