Il sistema giudiziario in Giamaica è basato sul modello britannico: le Corti sono divise su 4 livelli, partendo dalla Parish Court distrettuale patrocinante cause penali e civili, la Circuit Court che giudica crimini su scala nazionale, la Supreme Court, massimo tribunale, e infine Court of Appeal, la Corte d’Appello.

Sebbene in Giamaica questa sia l’ultimo grado di giudizio, la sua sentenza può essere ribaltata dal Privy Council, un tribunale con sede a Londra che tuttora rappresenta la Regina in tutte le isole caraibiche del Commonwealth di cui fanno parte anche Belize, Bahamas, Trinidad&Tobago, Grenada, St.Vincent, Antigua, Barbados, Cayman etc.

Nel 2013, un alto ufficiale della Jcf aveva presentato ricorso vincente in Corte d’Appello contro il suo arresto da parte di Indecom per ostruzione alle indagini; codesta stabilì che l’agenzia non poteva arrestare un membro della Jcf senza avvisare prima il capo della polizia.

Indecom si è rivolta al Privy Council che ha annullato la sentenza, aggiungendo però quanto segue: “Se pur l’agenzia ha diritto di indagare sui crimini dei poliziotti, omicidi compresi, senza l’obbligo di notifica al Comando, non può più arrestarli, compito che da ora in poi torna in esclusiva alla Dpp, l’ufficio del Procuratore Generale, il quale in passato spesso e volentieri ha coperto gli indagati”. Depotenziando in tal modo coloro che hanno sconfitto il terrore in uniforme, Londra decide sul destino della sua ex colonia, in barba all’indipendenza concessa all’isola nel 1962.

Photo credits: F. Bacchetta

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Giamaica, la lotta ai ‘police killings’ continua ma con un ostacolo: la Corte inglese

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