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Covid party, feste organizzate apposta per contagiarsi e avere l’immunità: scatta l’allarme. “È da irresponsabili, inaccettabile”

La folle pratica è stata descritta dal Guardian che a sua volta si rifà ad una serie di bollettini ufficiali della Contea di Walla Walla, negli Stati Uniti

di Davide Turrini

Si chiamano Coronavirus Parties, o feste del Coronavirus. E pare se ne stiano facendo parecchie a Walla Walla, nello stato di Washington, ad ovest degli Stati Uniti. L’intento è quello di una sorta di artigianale e spontaneo tentativo di sviluppare l’immunità di gregge. Infatti, i cittadini non infetti vanno a casa di quelli infetti, rimangono lì qualche oretta in modo da contagiarsi bene e poi se ne tornano a casa con la speranza di risultare presto positivi al tampone, quindi di “immunizzarsi”.

La folle pratica è stata descritta dal Guardian che a sua volta si rifà ad una serie di bollettini ufficiali della Contea di Walla Walla. Solo martedì 5 maggio la contea ha registrato quasi un centinaio di positivi al Coronavirus su una popolazione di 59mila abitanti. In particolare una larga fetta dei dipendenti della Tyson Fresh Meats, un macello con relativo trattamento e impacchettamento di carne bovina, dove sono stati testati tutti gli oltre mille dipendenti e dove uno su otto sono risultati positivi.

Il capo del dipartimento sanitario della contea segnala che la maggior parte di questi contagiati proviene dalle feste del Coronavirus e sconsiglia caldamente chiunque di parteciparvi o di organizzarne. “Non sappiamo cosa sta accadendo, ma almeno 25 dipendenti risultati positivi hanno confessato di aver partecipato a questo tipo di feste. Possiamo solo dire che è una cosa da irresponsabili. Tutto questo è inaccettabile perché mette a rischio la salute di tutti”. Nello stato di Washington in generale si sono contati dall’inizio dell’epidemia ad oggi oltre 15mila casi e 834 morti su una popolazione di quasi otto milioni di persone.

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