Dopo giorni di dubbi e rumor, è il ministro dell’Unificazione di Seul, Kim Yeon-chul, a dissipare le voci più varie sullo stato di salute di Kim Jong-un, il leader nordcoreano “scomparso” dall’11 aprile. “Il governo sa dove si trova”, ha detto, spiegando che il supremo comandante – che presunte indiscrezioni davano deceduto o in “stato vegetativo” per l’inserimento problematico di uno stent coronarico – potrebbe aver saltato la cerimonia del 15 aprile, dedicata al compleanno del nonno Kim Il-sung, fondatore dello Stato, per i timori del coronavirus e non perché malato. Il ministro ha definito “fake news” e “infodemia” i rumor sulla sua malattia: “Posso dire con sicurezza che non ci sono stati segnali insoliti” al Nord.

Pyongyang non ha sinora confermato casi di Covid-19, anche se la Cina ha confermato di avere inviato kit diagnostici “in caso di necessità future” e nelle settimane scorse il Financial Times aveva scritto della richiesta “in segreto” di aiuti internazionali da parte di Pyongyang per combattere l’epidemia. “È vero che Kim da quando è al potere non è mai mancato all’anniversario della nascita di Kim Il-sung, ma sono stati annullati molti eventi, anche celebrazioni e banchetti, a causa dei timori suscitati dal coronavirus”, ha detto il ministro sudcoreano secondo dichiarazioni riportate dal Guardian. E ha aggiunto: ci sono state almeno due occasioni da gennaio in cui il ‘caro leader’ non si è fatto vedere per una ventina di giorni. “Non credo – ha precisato – che si tratti di qualcosa di davvero insolito alla luce della situazione attuale”.

La ridda di voci sulle condizioni di Kim, ha aggiunto durante un incontro della Commissione Esteri del Parlamento stando a quanto riportato dalla sudcoreana Yonhap, “si può considerare un fenomeno di infodemia“, un’abbondanza di informazioni più o meno accurate. “Abbiamo una capacità di intelligence che ci consente di dire con sicurezza – ha ribadito – che non ci sono segnali insoliti”. “So che le notizie della Cnn sono basate su quelle del Daily Nk, secondo cui Kim è stato operato al Centro Hyangsan – ha detto ancora il ministro – Non è logico. Il Centro funziona come una clinica, una struttura che non è in grado di effettuare interventi chirurgici”. “I media nordcoreani hanno diffuso informazioni sul lavoro di Kim – ha aggiunto riferendosi alle ultime settimane – lasciando intendere che si stia occupando normalmente gli affari correnti“. Ieri, ad esempio, l’agenzia Kcna ha dato notizia di un messaggio del ‘caro leader’ al presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, in occasione del Freedom Day. E sempre ieri, ad una domanda su Kim, Trump ha risposto: “Sì, ho un’idea ma non posso parlare di questo ora”.

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