In Cina cala il numero dei contagi, toccando il livello più basso delle ultime sei settimane, mentre nel resto del Mondo continua la curva ascendente delle positività e si registrano i primi casi in Argentina, Marocco e a Gibilterra. Che si ripercuotono anche sul Paese asiatico con un incremento dei “casi di ritorno”, come i sette cinesi rientrati dall’Italia dove lavoravano a Bergamo in un ristorante. Un motivo che ha spinto le autorità cinesi a decidere di mettere in quarantena obbligatoria tutte le persone che rientrano dall’Italia. La misura, annunciata dal vice segretario generale del governo municipale della capitale, Chen Bei, coinvolge sia i cittadini cinesi sia gli stranieri. In mancanza di una dimora a Pechino, l’auto-isolamento sarà osservato in un hotel designato. La Corea del Sud resta il focolaio più preoccupante in questo momento, insieme all’Iran che ha deciso di concedere gli arresti domiciliari a 54mila carcerati per evitare il rischio di contagio in cella. E diversi Paesi europei si preparano a un possibile aumento dei casi.

Per questo, il presidente Emmanuel Macron, nel giorno del quarto morto in Francia, che oggi conta oltre 200 casi, ha deciso di mettere sotto sequestro tutti gli stock di mascherine in vendita e in produzione cosicché siano a disposizione di sanitari e ammalati. La Spagna ha registrato il primo morto per il coronavirus. Il decesso è stato confermato ufficialmente dalle autorità spagnole, che registra 151 casi, di cui 71 in terapia intensiva. La vittima è un uomo della regione di Valencia deceduto lo scorso 13 febbraio, che all’autopsia si è dimostrato positivo al coronavirus. L’uomo è morto in ospedale a Valencia, ha annunciato alla stampa il responsabile regionale alla Sanità, Barcelò Chico. La Banca Mondiale stanzia 12 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza. Le risorse saranno a disposizione dei paesi in via di sviluppo. “L’obiettivo è offrire un’azione rapida ed efficace ai paesi che ne hanno bisogno” ha annunciato il presidente della Banca Mondiale, David Malpass. Donald Trump ha invece deciso di donare il compenso presidenziale dell’ultimo trimestre del 2019 al ministero della Sanità per contribuire alla lotta contro l’emergenza del coronavirus. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham, postando su Twitter un assegno da 100mila dollari del tycoon.

Iran, 54mila detenuti ai domiciliari – La compagnia aerea belga Brussels Airlines, intanto, ha deciso di prolungare fino al 28 marzo il taglio del 30% dei voli verso gli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Roma, Bologna e Torino a causa dell’emergenza, mentre Emirates, la più grande compagnia aerea del Medio Oriente, ha ridotto o messo a terra voli e ha chiesto ai dipendenti di prendere un congedo retribuito e anche non retribuito per un massimo di un mese alla volta. Emirates opera da Dubai, l’aeroporto più trafficato del mondo per il transito internazionale. La compagnia aerea ha cancellato i voli verso tutte le città della Cina tranne Pechino. Gli Usa assicurano il controllo del 100% dei passeggeri provenienti da Italia e Corea e il Giappone non esclude il rinvio delle Olimpiadi. In Iran – dove sono morte 77 persone – trovati positivi 23 deputati e il capo del dipartimento per l’emergenza, Pir-Hossein Kolivand, e Teheran mette ai domiciliari 54mila detenuti per limitare i contagi. L’ayatollah Ali Khamenei ha ordinato alle forze armate di collaborare con il ministero della Sanità che è “in prima linea nella guerra” contro il coronavirus.

I numeri – I casi di Covid-19 nel mondo sono arrivati a 90.893, con 3.110 morti. Nelle ultime 24 ore la Cina ha riportato 129 nuovi casi, il dato più basso dal 20 gennaio. Fuori dalla Cina “sono 1.848 i casi di Covid-19 in 48 Paesi. L’80% si concentra in soli 3 Paesi: Corea del sud, Iran e l’Italia”, ha spiegato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Dodici Paesi – elenca – hanno riportato i primi casi di Covid-19 e ci sono al momento 21 Paesi con un solo caso”. Liberi dal coronavirus restano, secondo l’Oms, 122 Paesi, in cui non è stato registrato alcun caso. Le infezioni aumentano negli Stati Uniti, dove sono arrivati a quota 106 (con nove morti), mentre in Europa le infezioni sono oltre 2500. Oltre l’Italia i paesi colpiti sono: Francia (212 i casi, quattro morti con il decesso di un 92enne, 12 guariti), Germania (199 i casi di contagio, i Laender colpiti in Germania sono 15 su 16), Spagna (151), Gran Bretagna (40), Svizzera (37), Norvegia (25), Austria (18), Olanda (18), Svezia (15), Belgio (8), Croazia (8), San Marino (8 casi e 1 morto), Grecia (7), Finlandia (6), Islanda (6), Repubblica Ceca (5), Danimarca (5), Romania (3), Portogallo (2), Andorra (1), Estonia (1), Irlanda (1), Lettonia (1), Lituania (1), Lussemburgo (1) e Monaco e Liechtenstei (1).

Francia – Nel Paese il numero di contagi supera quota 200 e si registra una quarta vittima. Il ministro della Salute, Olivier Veran, ha annunciato questa mattina un aiuto straordinario di 260 milioni di euro per aiutare gli ospedali a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ha inoltre aggiunto che la cosiddetta ‘fase 3’ dell’emergenza sanitaria, quella cioè che riconosce l’epidemia nell’insieme del territorio, “si avvicina”. Annunciate inoltre per questa settimana altre 15 o 20 milioni di mascherine fornite dallo Stato. L’annuncio ufficiale è stato dato dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron: “Mettiamo sotto sequestro tutti gli stock e la produzione di maschere di protezione. Le distribuiremo agli operatori sanitari nonché ai francesi infettati”.

Cina – Il governo di Qingtian ha spiegato sul suo account WeChat che i sette lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo della donna di 31 anni risultata essere la prima contagiata certa. La scorsa settimana, sei di loro hanno viaggiato da Milano a Shanghai in aereo con scalo a Mosca, mentre la settima è arrivata a Shanghai facendo uno scalo in Germania. Tutti sono risultati positivi ai test lunedì non appena arrivati a Qingtian e nessuno di loro si era recato a Wuhan o in regioni cinesi a rischio. Le autorità di Shanghai, municipalità che confina con lo Zhejiang, hanno individuato 71 persone venute a stretto contatto con i sette, disponendo per loro una quarantena di 14 giorni. Il Global Times ha ricordato come il “contagio di ritorno” sia una minaccia, citando il caso delle cinque persone accertate che sono tornate in Cina negli ultimi giorni da altre parti, dall’Iran e dal Regno Unito, importando il virus. Intanto Mei Zhongming, medico dell’ospedale centrale di Wuhan, città cinese dalla quale si è diffuso il coronavirus, è morto a causa del virus: l’uomo era collega di Li Wenliang, il medico che tra i primi ha provato a dare l’allarme sul diffondersi dell’epidemia ed è morto a causa del coronavirus il 7 febbraio scorso.

Iran – Le autorità hanno stabilito il trasferimento di 54mila detenuti agli arresti domiciliari per evitare i rischi di diffusione del contagio da coronavirus nelle carceri. Intanto sono 23 su 290 i deputati del Parlamento di Teheran a essere risultati positivi ai test. Nel Paese, in totale, sono 77 le vittime e 835 i nuovi casi confermati, che portano a 2.336 il totale delle persone contagiate. La Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, rivendica “la sincerità e la trasparenza” con cui le autorità di Teheran stanno gestendo l’emergenza.

Germania – Sono saliti a 199 i casi di contagio da coronavirus certificati in Germania. Il ministero della Salute tedesco riferisce sul sito di 196 casi, stando ai dati aggiornati alle 15 di oggi. In serata però la Dpa ha riferito di altri tre casi, due nel Meclemburgo-Pomerania, e uno nel Saarland. Con questi ultimi test risultati positivi, i Laender colpiti in Germania sono 15 su 16.

Spagna – Una prima persona è risultata positiva a Gibilterra. Proveniva dal Nord Italia, rendono noto le autorità sanitarie locali. Il paziente, che sta guarendo, era atterrato a Malaga. Insieme al partner, che non presenta sintomi, è in auto isolamento. In serata l’annuncio del primo decesso.

Gran Bretagna – Sono saliti a 51 i casi accertati di coronavirus nel Regno Unito, 11 più del dato di lunedì, su un numero di test ormai vicino a quota 15mila. Il premier Boris Johnson, presentando il piano di contenimento del coronavirus, ha evocato “rischi significativi” di “espansione” dei contagi, anche se in larga maggioranza in forma lieve. Che, secondo le stime del piano, potrebbe produrre fino a un picco di assenze lavorative pari a un quinto dell’intera forza lavoro del Paese e costringere la polizia ad azioni di emergenza contro potenziali aumenti della criminalità e a richiedere l’aiuto di militari. Johnson ha peraltro difeso dai dubbi dei giornalisti la capacità di risposta dell’Nhs, il sistema sanitario nazionale britannico, anche allo scenario più negativo, mentre ha insistito che per la generalità della popolazione la vita può al momento proseguire normalmente, “business as usual”. Ha comunque precisato che “tutte le opzioni” vengono lasciate sul tavolo, in particolare sull’obbligo per le aziende di continuare a pagare persone costrette a non lavorare per il coronavirus anche nel caso “dello scenario peggiore”: scenario che comporterebbe costi elevati.

Paesi Bassi – Salgono a 24 i casi confermati nei Paesi bassi, dopo che l’istituto per la salute pubblica ha confermato di aver identificato altri sei contagi. La maggior parte di questi ultimi hanno viaggiato nel Nord Italia o sono familiari di altri pazienti risultati positivi al virus. Finora, 316 aziende olandesi hanno chiesto il permesso di ridurre le ore di lavoro dei dipendenti. Fra i casi sospetti ci sarebbe quello di uno studente dell’Università di Leida, messo in isolamento nella sua residenza studentesca a L’Aia in cui vivono altri 400 ragazzi. La persona potrebbe essere stata infettata durante un recente viaggio in Italia ma è in attesa del risultato del secondo test necessario per determinare definitivamente la diagnosi.

Croazia – Accertato un nuovo caso di contagio, che porta il totale a nove. Si tratta di un camionista di Varazdin che era stato in Nord Italia. Finora si erano registrati cinque casi di contagio a Rijeka e tre nella capitale Zagabria. Nel Paese non sono state imposte finora particolari restrizioni, ma le autorità hanno invitato coloro che sono stati in Paesi e zone interessate dall’epidemia di coronavirus a non frequentare riunioni e luoghi affollati. Si tratta di Cina, Giappone, Hong Kong, Singapore, Corea del sud, Iran e le regioni italiane Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.

Svizzera – Un membro dell’esercito svizzero è risultato positivo. L’uomo è entrato in servizio lunedì alla piazza d’armi di Wangen an der Aare, a Berna, per un corso del battaglione della polizia militare e ha riferito di essersi recato recentemente nel Milanese per una battuta di caccia. È poi risultato positivo a un test effettuato dal laboratorio di Spiez specializzato nel contrasto di minacce atomiche, biologiche e chimiche ed è stato isolato nell’infermeria della caserma, ha riferito oggi il portavoce dell’esercito Daniel Reist. Si è ancora in attesa della conferma del Centro nazionale di riferimento per le infezioni virali emergenti (Crive) di Ginevra. Le condizioni del paziente sono stabili. Le tre persone con cui ha condiviso la stanza sono state messe in quarantena in infermeria. Per i restanti componenti dell’esercito che erano stati in contatto con la persona infetta durante il giorno, il capo medico della caserma ha imposto un temporaneo isolamento notturno. Le scuole reclute e i corsi continueranno a essere mantenuti e condotti normalmente, precisa l’esercito. Si registra anche il primo caso nel cantone di Zugo: si tratta di un 21enne che è stato ora in isolamento in un ospedale zurighese in quanto si trovava da diversi giorni nel cantone limitrofo. L’uomo ha contratto il virus in occasione di un evento privato. Il 21enne è in buone condizioni di salute, hanno comunicato le autorità cantonali. Diverse persone entrate in contatto con l’uomo sono state poste preventivamente in quarantena nelle proprie abitazioni.

Ucraina – Primo caso: si tratta di un uomo tornato di recente dall’Italia che ora è in cura in un ospedale di Chernivtsi, al confine con Polonia e Romania. Come ha reso noto il vice ministro della sanità, Viktor Lyashko, l’uomo era arrivato in Romania dall’Italia in aereo e poi aveva proseguito in auto. La moglie è stata messa in isolamento.

Usa – “Nelle prossime 12 ore – ha detto il vicepresidente Mike Pence – i passeggeri di tutti i voli verso gli Stati Uniti da Italia e Corea del Sud saranno soggetti a controlli che includono anche ripetuti controlli della temperatura corporea dagli aeroporti di partenza, prima dell’imbarco”. Ulteriori decisioni, ha quindi aggiunto, verranno prese sulla base dei fatti e di quello che affermano gli esperti. Mentre si registrano i primi due casi a New York. La Nba ha invitato i suoi giocatori ad evitare gli ‘high-five’ e la firma di autografi ai tifosi. La Lega professionistica di pallacanestro, in un promemoria, ha dato 10 consigli ai giocatori con la speranza di ridurre il rischio di contagio, tra cui evitare di prendere oggetti come penne, pennarelli, palloni e maglie dai cercatori di autografi. Il memo è stato inviato alle squadre domenica e visionato dall’Associated Press. Il numero dei decessi tutti nello stato di Washington è salito a nove. I casi di coronavirus in tutti gli Usa sono saliti a 106, distribuiti in 12 stati. Quelli più colpiti sono la California con 20 casi e appunto lo stato di Washington con 18 casi.

Argentina – Primo caso di coronavirus nel Paese del Sudamerica. Secondo quanto si legge sul sito del Clarin, si tratta di un uomo tra i 40 ed i 45 anni che è rientrato recentemente da un viaggio in Spagna ed in Italia. In particolare a Roma, Milano e Barcellona. Il paziente, che ora è ricoverato in ospedale, è tornato domenica scorsa a Buenos Aires con un volo diretto da Roma, riporta ancora il giornale argentino. Il paziente si è recato spontaneamente presso la Clinica Suizo-Argentina dove è stato ricoverato in isolamento. Fonti sanitarie della capitale hanno indicato che il suo “stato generale è buono”.

Algeria – Due nuovi casi: si tratta dei familiari dell’algerino 83enne residente in Francia tornato con la figlia recentemente a Blida. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri precisando che sono in corso le ricerche per individuare tutte le persone entrate in contatto con gli infetti. I due nuovi casi confermati portano a 5 le persone contagiate in Algeria.

Marocco – Si registra il primo caso anche nel Paese nordafricano: si tratta di un cittadino marocchino che risiede in Italia, ha reso noto il ministro della Salute. L’uomo è ricoverato all’ospedale Moulay Youssef di Casablanca e le sue condizioni non sono preoccupanti. Le autorità hanno avviato le verifiche sulle persone venute in contatto con il paziente e, come prima misura preventiva, hanno annullato la Fiera internazionale dell’Agricoltura (‘Siam’), in programma a Meknes dal 14 al 19 aprile.

Corea del Sud – Prosegue l’ondata di contagi nel Paese, dove ormai sono più di 5mila i casi confermati. Le autorità sanitarie hanno confermato 800 nuovi casi nelle ultime ore per un totale di 5.186. In Corea del Sud la Covid-19 ha fatto 31 morti. Si registra, tra l’altro, un allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, rivelatasi il vero focolaio dell’epidemia. “La crisi nella città di Daegu e nella provincia del Nord Gyeongsang ha raggiunto il suo picco – ha detto il presidente sudcoreano Moon Jae-in, citato dall’agenzia di stampa Yonhap – e tutto il Paese è entrato in guerra contro la malattia contagiosa”. Moon ha annunciato nuovi fondi per 25 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia di Covid-19.

Hong Kong – Organizzati 4 voli charter per rimpatriare i cittadini rimasti nella zona di Wuhan, in Cina, epicentro della diffusione del coronavirus. A rientrare saranno 14 donne in attesa di un bambino, 11 studenti della scuola secondaria e chi necessita di cure urgenti per malattie gravi.

Russia – Il cittadino russo al quale è stato diagnosticato il coronavirus dopo un viaggio in Italia ha raccontato di essere stato ricoverato in un ospedale di Mosca nella stessa stanza con altri casi sospetti e di non essere sicuro di essere stato contagiato in Italia. Lo riporta il Moscow Times. David Berov, 29 anni, si era recato nel nord Italia per un viaggio sciistico il 14 febbraio ed era tornato il 23 febbraio. Giovedì, sentendosi male, ha visitato un ospedale locale, che lo ha trasferito all’ospedale pubblico per le malattie infettive n. 1 di Mosca. Lì è stato sistemato in una stanza con altri cinque uomini rientrati da poco da altri Paesi a rischio, come Iran e Corea del Sud. Berov è stato sottoposto al test per il virus due volte e ogni volta il test è risultato negativo. Poi, domenica pomeriggio, un terzo test è risultato positivo. “Quando siamo arrivati abbiamo chiesto al personale medico perché eravamo nella stessa stanza: ognuno di noi avrebbe potuto infettare gli altri”, ha detto Berov dall’ospedale. “Non ci hanno risposto”. Il personale dell’ospedale, ha raccontato Berov, sembrava essersi reso conto di aver commesso un errore. Quando il medico capo lo ha chiamato domenica pomeriggio per dargli il risultato positivo del test, gli ha chiesto di non menzionare al personale del Rospotrebnadzor, l’Autorità sanitaria russa, chiamata a svolgere i contro-test di rito, che aveva tenuto un gruppo di pazienti sospetti tutti in una stanza. Berov ha anche notato che la dottoressa ha detto di non sapere se lui avesse preso il coronavirus in Italia o da uno dei pazienti con cui aveva condiviso la stanza d’ospedale. “Il caso di Berov – scrive il quotidiano – mette in evidenza quanto il sistema sanitario russo sia impreparato a combattere un’epidemia di coronavirus, dagli ospedali che non dispongono di procedure di quarantena efficaci alle cliniche che non dispongono delle giuste attrezzature per i test”. Berov è ora isolato in una stanza separata, come gli altri pazienti.

India – Chiuso l’ingresso ai viaggiatori provenienti da Italia, Cina, Iran, Corea del Sud e Giappone. A Delhi ci sono 2 lodigiani positivi. La coppia, che fa parte di 23 persone tutte bloccate nel Paese asiatico, erano partite il 20 febbraio, quindi prima che scoppiasse l’emergenza in Italia: “Venerdì – raccontano all’Ansa dall’agenzia di viaggi che ha fatto da mediatore con il tour operator per il viaggio – una persona ha accusato i sintomi, come tosse, ed è stato ricoverato prima in una clinica privata e poi il giorno dopo in un ospedale statale di Jaipur assieme alla moglie. Il primo tampone è risultato negativo al coronavirus, il secondo oggi è risultato positivo”. Nel frattempo gli altri 21 lodigiani della comitiva, secondo quanto si apprende, sono stati fermati dalle autorità indiane e si trovano attualmente in una struttura sanitaria militare a Delhi, dove stanno effettuando i test. Sono assistiti dall’ambasciata, che sta anche organizzando una spedizione di materiale sanitario aggiuntivo e generi alimentari. I risultati dovrebbero arrivare stasera.

Thailandia – Chiunque arrivi da Giappone, Germania, Corea del Sud, Cina (con Hong Kong, Macao e Taiwan), Francia, Singapore, Italia e Iran – dichiarati “aree pericolose per le malattie trasmissibili” – dovrà sottoporsi all’auto-quarantena. Chi arriva senza febbre o sintomi andrà in auto-quarantena per 14 giorni. Quarantena o isolamento con sintomi o febbre oltre i 37,5.

Pakistan – Accertato quinto caso. Si tratta di una donna di 45 anni di Gilgit, nel Pakistan settentrionale, che attualmente si trova in quarantena a Islamabad. Le altre quattro persone contagiate dal coronavirus in Pakistan, due delle quali a Karachi, sono ricoverate in ospedale. Il Pakistan ha chiuso il suo confine con l’Afghanistan per una settimana per limitare la diffusione del Covid-19. Chiuse anche le scuole in via precauzionale.

Sri Lanka – Tutti i passeggeri che arriveranno da Italia, Iran e Corea del Sud saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni. Chi arriva da questi tre Paesi – che in questo momento hanno il maggior numero di contagi dopo la Cina – sarà invitato a restare a casa o in ospedale per osservare la quarantena di 14 giorni. Il ministero ha anche reso noto che è stato vietato lo sbarco di passeggeri dalle navi di crociera, mentre è consentito l’attracco. “La maggior parte delle navi da crociera hanno a bordo persone con oltre 50 anni, che sono le più vulnerabili a Covid-19”, ha sottolineato il ministero.

Indonesia – “Costruiremo una struttura specializzata sull’isola di Galang per il coronavirus”, ha dichiarato il ministro dei Lavori pubblici di Jakarta, Basuki Hadimuljono, che ha sottolineato come l’isola vicino a Singapore sia il luogo più adatto a trattare i casi della malattia infettiva perché poco densamente popolata e vicina a Batam, a sud di Singapore.

Nigeria – 43 persone, tra cui quattro cittadini cinesi, sono in auto-isolamento controllato nello Stato di Plateau, a nord del Paese, per i prossimi 14 giorni come misura precauzionale contro la possibile diffusione del coronavirus. Il commissario dell’Informazione dello Stato di Plateau, Dan Manjang, ha dichiarato alla Bbc che i quattro cittadini cinesi si sono auto-isolati nei locali in cui vivono, vicino alla città di Jos. I quattro sono arrivati in Nigeria dalla Cina la scorsa settimana per unirsi a un gruppo di minatori. Si sono dunque auto-isolate anche le restanti 39 persone della squadra, tutti nigeriani che sono entrati in contatto con i cittadini cinesi.

Cile – Il primo caso di coronavirus è stato confermato in Cile. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. A quanto riferisce il quotidiano La Tercera, si tratta di un uomo di 33 anno tornato in patria via la Spagna dopo un viaggio di un mese nel sud est asiatico. Il paziente ha avvertito i sanitari dopo aver riscontrato primi sintomi respiratori. Attualmente è ricoverato in isolamento, ma non manifesta più sintomi.

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