È stato indicato come il ‘paziente zero’, cioè l’uomo da cui è partito il contagio che ha infettato il 38enne di Codogno, ricoverato in gravi condizioni, poi sua moglie incinta e altre 4 persone. È un manager di 28 anni che lavora alla Mae di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza. “Dicono che sono il paziente zero, ma non mi trovano niente. Non è detto che, perché sono stato in Cina, devo aver preso io il coronavirus”, ha detto parlando con Milanotoday.
Il ragazzo infatti è stato trovato negativo al test, il che significa due cose: o non è lui il portatore o ha avuto il virus, è guarito e ha sviluppato degli anticorpi. “Con M. – prosegue riferendosi al ‘paziente uno’ – abbiamo fatto due cene e abbiamo preso una birretta – ha spiegato l’uomo – ma sono sempre stato bene, solo un accenno di raffreddore che non è sfociato in influenza. Fino a ieri sera alle 11 mangiavo e bevevo, non sapevo niente di questo virus”. È stato proprio l’amico 38enne a dare ai medici il nome e il numero di telefono del manager: “Nella notte sono venuti a prelevarmi e mi hanno portato al Sacco”.
Il test, a cui è stato subito sottoposto, è risultato negativo. “Come me lo spiego? Non mi spiego niente – dice ancora – Parlo con i medici per telefono, ma ho più notizie dalla televisione”. “Il mio stato d’animo? C’è un mio amico che rischia di morire”, dice il manager, preoccupato anche per i famigliari. “Voglio sapere il responso del tampone sui miei genitori”. L’esame è stato fatto anche dalle due sorelle e dal nipote.
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