L’iniziativa ‘Digiuno per Salvini’? Immagino che al leader della Lega serva, dopo tutta la Nutella e i tortellini che ha mangiato nella campagna elettorale. Altrimenti non gli entra più il maglione nero“. E’ la battuta sarcastica pronunciata su Radio Radio dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sulla iniziativa della Lega a sostegno di Matteo Salvini, dopo il voto della Giunta per le immunità del Senato sul caso Gregoretti.

L’ex 5 Stelle invoca una maggiore serietà e ricorda: “Resta il tema dell’immunità parlamentare. I sindaci vengono continuamente perseguiti dal punto di vista legale. Io stesso ho avuto quattro cause legali, alcune delle quali per abuso d’ufficio, e tutte risoltesi con un non luogo a procedere. Nel caso Gregoretti c’è una strumentalizzazione sia da parte della Lega, con Salvini che nelle sue dirette Facebook spettacolarizza la vicenda esibendo gli avvisi di garanzia, sia da parte della maggioranza. Se non ci fossero state le elezioni regionali, la maggioranza cosa avrebbe fatto? Sicuramente un can can mediatico”.

Pizzarotti si dice sicuro della vittoria di Stefano Bonaccini alle elezioni regionali in Emilia Romagna. E si sofferma sul movimento delle Sardine: “Non so se spostano in termini di voti, perché, secondo me, le persone che partecipano a queste manifestazioni comunque voterebbero sinistra. Le Sardine sicuramente spostano in termini di entusiasmo. Quello che, in realtà, cambia è la copertura mediatica, perché prima ci proponevano piazze che sembravano piene di ammiratori di Salvini, ma in realtà non erano così piene, come nel caso passato di Berlusconi, con quelle belle bandiere finte e quelle inquadrature sulle persone strette. Le Sardine – continua – sono scese in piazza per promuovere una comunicazione più pulita e non violenta, un linguaggio contro l’odio e messaggi di inclusione. Il punto verte sui contenuti, perché quando cominceranno a fare una sintesi su alcuni temi precisi, un movimento così grande e trasversale di piazza potrà avere problemi. Ad esempio, cosa pensano dell’art.18? Sono convinto che in quella piazza ci siano persone a favore e altre contrarie. Quello che, in generale, andrebbe aumentato, oltre alla voglia di scendere in piazza, è la consapevolezza politica di cosa avviene ogni giorno e dell’obiettivo di Paese che vogliamo avere. E invece ci appassioniamo, andando contro qualcuno. Questo vale ovviamente anche per chi segue Salvini”.