Abuso di potere e ostruzione al Congresso. Sono questi i due articoli che dovranno essere votati per l’impeachment al presidente americano, Donald Trump, riguardo alla vicenda delle pressioni sul neoeletto presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per avviare indagini nei confronti di Joe e Hunter Biden. Nell’annuncio, arrivato dal presidente della commissione giustizia, Jerrold Nadler, si sostiene che il presidente abbia messo se stesso davanti al bene del Paese, minacciandone la sicurezza, influenzando le elezioni e violando la Costituzione. Mentre dalla Casa Bianca fanno sapere che “non c’è alcuna prova di illeciti”, il presidente della commissione intelligence, Adam Schiff, che ha coordinato le indagini dei Dem, dice che sono emerse “prove schiaccianti e incontestabili, (Trump, ndr) non ci ha lasciato altra scelta. Ha cercato aiuto dall’Ucraina per i suoi interessi personali, essere rieletto, e non per il bene del Paese. E la sua cattiva condotta continua ancora in questi giorni”.

È la terza volta nella storia degli Usa che vengono proposti capi di imputazione per la messa in stato d’accusa del presidente e la decisione è arrivata dopo un dibattito interno che ha conosciuto non pochi contrasti, con i Dem che hanno quindi deciso di limitare le accuse all’Ucrainagate, rinunciando a contestare l’ostruzione della giustizia con gli episodi evidenziati nel rapporto Mueller sul Russiagate. L’annuncio degli articoli è arrivato nel corso di una conferenza stampa a Capitol Hill, sede del Congresso, introdotta dalla speaker Nancy Pelosi che ha parlato di un “giorno solenne” e ha ricordato il giuramento dei parlamentari di difendere la Costituzione. La Commissione Giustizia della Camera si riunirà per votare gli articoli entro il fine settimana, come ha spiegato Nadler, e poi, probabilmente entro Natale, in sessione plenaria.

“L’Ucraina ha affermato che non c’è stata alcuna pressione – comunicano dalla Casa Bianca – e gli aiuti militari all’Ucraina non ci sarebbero senza il presidente Trump”, aggiungono sostenendo come l’amministrazione Obama “si era rifiutata per anni di farlo. L’impeachment è un’ingiustizia e un inganno senza precedenti”. Dall’amministrazione fanno comunque sapere che “Donald Trump affronterà queste false accuse in Senato e si aspetta di essere pienamente scagionato perché non ha fatto nulla di male”. La portavoce della Casa Bianca ha parlato di “un tentativo fazioso, ingiustificato e patetico di rovesciare l’amministrazione Trump e i risultati delle elezioni del 2016″.

“I democratici alla Camera – ha poi aggiunto la portavoce – volevano da tempo rovesciare il voto di 63 milioni di americani. Hanno deciso che devono mettere in stato d’accusa il presidente Trump perché non possono sconfiggerlo legittimamente nell’urna. L’annuncio dei due infondati articoli di impeachment non feriscono il presidente ma il popolo americano che si aspetta che i suoi rappresentanti eletti lavorino per loro allo scopo di rafforzare la nostra nazione. Alla fine la speaker Pelosi e i democratici alla Camera dovranno rispondere ai loro elettori per aver fabbricato un’indagine di impeachment e costretto il popolo americano ad ingoiare accuse infondate. Oggi, e ogni giorno, il presidente continuerà a lavorare per conto di questo Paese e non sarà dissuaso dalla serie di faziosi atti politici del Partito Democratico”.

E il presidente, subito sopo la lettura dell’annuncio, è partito all’attacco su Twitter: “Caccia alle streghe”, ha scritto sul suo profilo prima di puntare il dito contro Schiff, “un politico totalmente corrotto, costruì una dichiarazione orribile e fraudolenta letta al Congresso e dicendo che quelle parole venivano da me. Fu smascherato, era molto imbarazzato, eppure non gli successe nulla. Alla fine dovrà rispondere per questo!”, ha scritto in riferimento alle parole del Dem al Congresso sull’Ucrainagate, per le quali il presidente ipotizzò l’arresto per tradimento.

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