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20 anni che siamo italiani, Vanessa Incontrada in lacrime: “Nel Duemila avere le forme è ritenuto sbagliato e per questo io dovrei vergognarmi”

La conduttrice apre il suo cuore con un lungo monologo, in cui racconta delle difficoltà avute in passato su accettarsi, poi il marito, un lungo percorso personale fino alla serenità di oggi. Il Web applaude alle parole della Incontrada e ancora una volta si invoca il suo nome sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Ascolti in calo rispetto alla puntata di debutto con il 16.6% di share, ma lo show vince lo stesso la serata

di Andrea Conti

Vanessa Incontrada si è commossa al termine del suo monologo, durante la seconda puntata di “20 anni che siamo italiani”. Venerdì scorso l’attrice e conduttrice aveva toccato il tema del Natale e alle cose belle che accadono quotidianamente. Stavolta il discorso è stato più personale. Le parole recitate si sono focalizzare sull’accettazione di sé stessi.

“La perfezione non esiste, lo so che non dico una grande novità ma io lo voglio dire, lo voglio gridare, lo voglio urlare – inizia la Incontrada – la perfezione non esiste bisognerebbe inserirla tra i primi insegnamenti che ci danno. Sai quanto tempo ho perso a cercarla, è come l’amore: pensavo di essere perfetta per trovare l’uomo della mia vita, per piacergli, che si innamorasse di me alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, mio marito, Rossano, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. Ed è vero, si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti. Io ho fatto la stessa cosa con lui o almeno ci stiamo provando”.

Poi l’attrice volge lo sguardo al passato e ai momenti difficili che ha attraversato: “A volte vorrei parlare alla Vanessa di 20 anni fa e darle un piccolo consiglio ‘Vane, smettila di essere diversa da quello che sei! Perché tanto la perfezione non esiste’. Io volevo sempre diventare ciò che non sono, tutti mi volevano diversa, tutti ma tutti chi? Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticando di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri, se fossi nata negli Anni 30 o negli Anni 50, quando il modello femminile era morbido sarei stata perfetta però vivo nel Duemila! E avere le forme è ritenuto sbagliato e per questo io dovrei vergognarmi. Pensate se fossi nata in Colombia sarei potuta essere la musa di Botero! Anzi maestro, se mi sta guardando, sono qui a sua completa disposizione”.

Successivamente il discorso si sposta al presente. “Adesso riesco a sorridere, ma non sempre è stato così perché, a volte, le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritto allo stomaco – accusa Vanessa – e quando vai in giro e pensi che dietro le facce che incontri per strada, al supermercato o davanti alla scuola potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata… In realtà quel tutti non esiste, esistono le persone ad alcuni puoi piacere ad altri no… Ma va bene così perché la perfezione non esiste, conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio. Io sono molto orgogliosa di quello che vedo, a volte mi piaccio altre volte no, è importante circondarsi di persone che ci vogliono bene per quello che siamo, perché tanto alla fine la perfezione non esiste”.

Il monologo è stato accolto da applausi calorosi in studio, mentre Vanessa Incontrada si è sciolta in lacrime. Sul Web la reazione è stato molto positiva e anche ieri sera molti invitavano Amadeus a incoronarla co-conduttrice del prossimo Festival di Sanremo. Ospiti ieri sera sul palco anche Emma, Flavio Insinna, Alessio Boni, Marco Masini, Michele Placido, Rocío Muñoz Morales, Ficarra e Picone e Achille Lauro. Lo show ha vinto la serata ma gli ascolti sono in calo rispetto alla puntata di debutto. Da 3.886.000 telespettatori e 19.3% di share di venerdì scorso si è passati a 3.467.000 telespettatori con share 16.6% di ieri

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