Il Senato ha approvato il decreto Clima con 136 sì, 93 no e due astenuti. Ora il provvedimento passa alla Camera. “Continuiamo a lavorare con impegno per rispettare il cronoprogramma” twitta il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Il testo contiene, tra le altre cose, misure urgenti per la definizione di una politica strategica nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, misure per incentivare la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane, disposizioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile e in materia di azioni per la riforestazione. La norma riconosce, poi, in via sperimentale, un contributo a fondo perduto a favore di esercenti per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina. Durante il percorso parlamentare, sono stati approvati emendamenti della commissione che introducono il coordinamento con il piano nazionale integrato per l’energia e il clima, istituiscono il tavolo permanente sull’emergenza climatica, introducono il coordinamento delle politiche pubbliche per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, il fondo per il rimboschimento e la tutela idrogeologica delle aree interne. Approvati anche emendamenti del governo per la qualità dell’aria nelle aree protette nazionali e il Programma sperimentale “mangia-plastica”.

L’approvazione in prima lettura del Dl Clima è stata accompagna dalla soddisfazione del ministro per l’Ambiente Sergio Costa e dei principali leader della coalizione di governo. “Provo grande orgoglio e soddisfazione per l’approvazione di questo decreto. E’ un tassello di una visione più ampia” dice Costa. La legge, infatti, spiega il ministro “segna le linee programmatiche cioè dice ai governi attuale e a quelli successivi: dovete tenere conto dell’eco-sostenibilità, quindi è una norma che va oltre la nostra generazione e guarda al futuro”. Questo decreto, sottolinea il segretario del Pd Nicola Zingaretti, segue il Salva Mare e l’End of Waste. “Con i provvedimenti contenuti nella manovra di bilancio prende forma il Green New Deal necessario per affrontare concretamente la crisi ambientale e climatica e per modificare le leve dello sviluppo nel segno della qualità, della sostenibilità e della transizione verso l’economia circolare. Era uno degli impegni che ci siamo presi con gli italiani, con i più giovani, con i nostri figli, e testardamente ce ne stiamo occupando, dimostrando in questo modo che siamo al Governo per cambiare tutto“.

Il capo politico del M5s Luigi Di Maio ricorda che questo “è il primo decreto della storia del Paese in materia di clima, non è mai fatto prima”. “Qui – aggiunge di Maio – non abbiamo l’arroganza e la presunzione di poter risolvere così un tema così grande ma è risposta politica di un governo a quello che sta vivendo l’Italia in un momento in cui vediamo città sott’acqua, il maltempo che causa morti e ancora fondi di emergenza mentre se si coltiva questo tema 10-20 anni fa, non saremmo in questi condizioni”.

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