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Antonello Falqui, morto il grande regista del varietà televisivo. Fiorello: “Ci lascia il più grande di tutti”

Aveva 94 anni: a dare notizia della scomparsa sono stati i familiari sui profilo social. "Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio... potete venire a salutarmi lunedì 18 novembre alle ore 11 alla Chiesa S. Eugenio a V.le Belle Arti Roma. Mi raccomando, niente fiori..."

di F. Q.

Ci lascia il papà del varietà. Il più grande di tutti. Ha fatto sognare gli Italiani con i suoi spettacoli. Ho avuto anche il piacere di conoscerlo. Grazie Maestro! Grazie e ancora grazie”. Con queste parole Fiorello ha detto addio ad Antonello Falqui, regista di tanti varietà e programmi televisivi della Rai. Aveva 94 anni: a dare notizia della scomparsa sono stati i familiari sui profilo social. “Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio… potete venire a salutarmi lunedì 18 novembre alle ore 11 alla Chiesa S. Eugenio a V.le Belle Arti Roma. Mi raccomando, niente fiori… Al loro posto, se volete, potete aiutare l’associazione Quinto Mondo Animalisti Volontari Onlus” si legge su Twitter e Facebook. Nato a Roma il 6 novembre del 1925, figlio del critico e scrittore Enrico, Falqui era entrato in Rai nel 1952, lavorando nella sede di Milano. Ha raggiunto il successo con programmi come “Il Musichiere“, condotto da Mario Riva e in onda dal 1957 al 1960, e dirigendo quattro edizioni di “Canzonissima“, e altrettante di “Studio Uno“. Negli anni settanta e ottanta collabora, tra gli altri, con Paolo Villaggio e Gigi Proietti. Nel 1986 dirige il programma Un altro varietà e nel 1988 Cinema, che follia!: tra gli altri, chiama a far parte di questi due programmi il gruppo comico Gli Specchio. E’ stato proprio Falqui a lanciare Mina e a lui è dedicato il film ‘Il conte Max’ del 1991.

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