Televisione

Barbara D’Urso ospita Matteo Salvini e si spinge oltre il trash, verso la propaganda. E Massimo Giletti la attacca (senza nominarla)

Matteo Salvini ospite a Live-Non è òa D'Urso con Idris, Iva Zanicchi, Asia Argento, Alba Parietti e Alda D'Eusanio a fare da contraddittorio, per modo di dire. Il condott

di Giuseppe Candela

I ruoli si ribaltano: Pamela Prati ospite al debutto di Non è l’Arena, Matteo Salvini in studio a Live-Non è la D’Urso. Dopo un debutto deludente la conduttrice punta sul leader della Lega nello spazio con le cinque sfere. Il programma pur essendo sotto testata giornalistica non si affida a firme pungenti ma a volti televisivi che non si dimostrano all’altezza del loro compito: Asia Argento, Alba Parietti, Iva Zanicchi, Alda D’Eusanio, Idris. Gli ospiti non pungono e vengono costantemente interrotti. Il clima è quello di un vero e proprio spot politico in prime time su Canale 5 con una silenziosa Barbara D’Urso, che non formula domande e non placa il tifo da stadio del pubblico. La propaganda si fa meglio nei programmi di intrattenimento che in quelli informativi, Salvini lo sa bene e schiera tutti i suoi tormentoni populisti grazie all’assenza di contraddittorio. I presenti non riescono a contrastarlo ma quasi gli tirano la volata. Sui social cresce l’indignazione per l’approccio parziale della trasmissione e per una D’Urso mai così debole alla conduzione. “Sono una signora” dice Asia Argento, il pubblico fischia ma la conduttrice non interviene. Avvisata probabilmente dagli autori durante la pubblicità corre ai ripari ma è troppo tardi.

“Dopo il suicidio del mio compagno lei mi ha messo alla berlina contro milioni di persone sui social. Mi ha offerto una camomilla perché le avevo scritto un insulto: 14 persone della mia famiglia sono state uccise nei campi di concentramento, e quando lei si prende gioco della la Festa della Liberazione mi arrabbio. E poi come può perdere tempo con un’attrice?”, attacca l’attrice in puntata. “Avevo invitato Asia Argento bere una camomilla, sapete perché? Aveva scritto #Salvinimmerda. Ma a lei sembra normale scrivere così a un ministro? I miei genitori mi hanno dato un’educazione diversa”, replica l’ex ministro dell’Interno. Un minestrone televisivo che si conclude con tanto di selfie pubblicato su Instagram: “Bacioni”.

Io sono molto orgoglioso di venire qui dalla D’Urso“, insiste Salvini rispondendo alla D’Eusanio. L’entusiasmo del politico leghista non è difficile da comprendere. Intanto su La7 Massimo Giletti, dopo aver intervistato Matteo Renzi, ha puntato sul caso mediatico degli ultimi anni. “Ho creduto ciecamente in questa favola e sono innocente. Sono stata una vittima, e non sono l’unica. Ho mentito per amore, io non ero complice di nessuno: sono stata incosciente, ingenua e stupida, ma sono stata raggirata. Io con questa storia non ci ho guadagnato nulla, ero molto famosa prima di questa vicenda“, Pamela Prati torna in tv per ribadire nuovamente la sua innocenza a Non è l’Arena. Il talk di La7 fa ascoltare alcune note vocali di Mark Caltagirone (voce differente da quella che avevamo ascoltato a Live Non è la D’Urso): “Signora, la disturbo per dirle che l’amo e non vedo l’ora di stringerla a me”. La primadonna del Bagaglino aggiunge: “Gli audio non li ho mai dati a nessuno, voglio capire chi è questa persona”. Come la Michelazzo ammette di aver fatto sesso virtuale, viene mostrata una chat hot con il finto sposo: “Ti sei toccata”, scriveva lui. “Sì, mi sono toccata. Perché tu mi fai impazzire”, rispondeva lei. Replicando a Nunzia De Girolamo insiste: “Se avessi architettato tutto questo come avrei potuto mandare dei video di me nuda a qualcuno che non conosco? Per due passaggi in televisione butto via la mia carriera? Si chiamano truffe d’amore”.

Wanda Ferro, parlamentare Fdi, che ha vissuto una storia simile non commenta. Il conduttore fa riferimento al caso Colosimo senza citarla, nel 2015 nell’abitazione della Perricciolo, dove era domiciliata la Michelazzo, c’era stata una perquisizione della polizia. L’ex manager aveva confermato il tutto al Fatto Quotidiano: “Cinque anni fa un onorevole di Fratelli d’ Italia, Chiara Colosimo, ha conosciuto tale Dany sulla mia bacheca Facebook, questo le ha sottratto 1.600 euro e lei ha fatto un esposto anche contro me e Eliana.” A Live Non è la D’Urso era stata mostrata una foto con la showgirl paparazzata con il misterioso Mark, ora l’uomo che compariva nello scatto ricostruisce l’episodio nel talk di La7: “La Perricciolo dirigeva e dava indicazioni: ‘Datevi la mano, abbracciatevi’, la Prati stava malissimo, tristissima. Non riusciva a reagire in modo lucido. Io personalmente mi sono preoccupato, mi sono vergognato perché ho dei bambini. Ho pensato a una truffa”.

Il giornalista torinese si scaglia, senza citarla, contro Barbara D’Urso: “Questa vicenda, se fosse stata trattata in modo serio, perché chi si vanta di essere sotto testata giornalistica deve essere serio, avrebbe trovato una serie di documenti che, forse, avrebbero potuto aprire gli occhi a chi trattava questo argomento. Perché Nunzia chiedeva: ‘Ma è possibile che nessuno abbia fatto un indagine su queste signore?‘. Questo l’ha fatto Dagospia. L’ha fatto Fanpage. Ma è un dovere di chi fa la nostra tv di avere un punto forte, morale. Deontologia: si sa ancora cos’è?”. Giletti continua il suo sfogo: “E’ possibile che il sottobosco, il nulla, il vuoto assurgano programmi televisivi? Si possono perdere mesi e mesi di programmi televisivi quando bastavano poche ore? Una settimana per capire che qualcosa non tornava? Bastava cliccare e trovare dei documenti. Abbiamo il dovere di verificare le cose. Altrimenti, prendiamo per buono tutto. Se si indagava, si scoprivano cose molto particolari ossia che questo sistema Mark Caltagirone era già stato usato in passato. Un giornalista lo deve fare. La televisione ha dei mediatori. Se siamo testata giornalista abbiamo il dovere di verificare le cose. Non si è testata giornalistica per caso. Uno deve aprire gli occhi, chi studiava queste carte doveva farlo.”

In puntata si evitano alcuni aspetti: dai debiti con il fisco alla passione per il bingo, dall’accordo di riservatezza firmato con le due manager alle bugie del passato anche sul tema matrimonio. Simona Ventura, mancata testimone di nozze, la difende: “Pamela è una persona speciale, non ho mai creduto nella sua malafede. Ho sempre creduto fosse in buona fede. La Perricciolo e la Michelazzo mi avevano contattato perché volevano facessi dei post su Instagram. Mi hanno contattato quando ero in un momento particolare, quando mi ero lasciata con il mio compagno. È stato un caso? Chissà! Io penso che Pamela debba circondarsi di donne che amano le donne”.

In contemporanea su Canale 5 Barbara D’Urso ha dato spazio alla mamma del finto Sebastian Caltagirone: “Sapevo che mio figlio stava recitando un copione per una fiction che doveva andare in onda in Rai, il copione lo mandava Pamela Perricciolo. Non sapevo che mio figlio fosse andato a fare merenda con Pamela Prati. Non ho mai preso soldi da Pamela Perricciolo. Lei mi ha proposto un contratto, che attenzione non è un contratto, ma un’iscrizione all’agenzia. Io mi scrivevo solo con Pamela, Eliana la conoscevo, qualche scambio di battute sui social”. La signora sul finale scoppia in lacrime: “Adesso ti faccio vedere perché con le mamme non si scherza. La mia domanda è: “Perché mi hai fatto una cosa del genere?” Noi eravamo amiche, ci sentivamo. Dice che, per lei, era un nipote. Che gli voleva bene.”

Barbara D’Urso ospita Matteo Salvini e si spinge oltre il trash, verso la propaganda. E Massimo Giletti la attacca (senza nominarla)

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