Ospite in casa di Fratelli d’Italia per la tradizionale festa di Atreju, in una platea di militanti non certo politicamente vicina, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ora sorretto da una maggioranza Pd-M5s-Leu più Italia Viva di Renzi, alla fine evita grandi contestazioni. Anche se qualche fischio non è mancato soprattutto sui temi sui quali la platea di FdI è più intransigente, a partire da quello migranti: “Questo pomeriggio viene Orban: chiedete a lui perché non ha seguito Salvini. La Lega s’è trovata isolata, con altre forze più a destra di Visegrad. L’Italia dai paesi di Visegrad raramente è stata supportata, a partire dai migranti”, ha attaccato Conte, contro l’ex alleato Salvini. Il pubblico risponde rumoreggiando. Aveva fatto lo stesso quando, all’inizio dell’intervento, il premier aveva parlato di una sua lontananza personale dal Pd: ” Preciso che non ho mai avuto una tessera di partito, non ho mai partecipato neanche ad un convegno del Pd”. Eppure, tra gli inviti di Vespa e quelli degli organizzatori, il clima non si surriscalda più di tanto. Soltanto alla fine si alza il coro dei militanti: “Elezioni, elezioni”.

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