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Escursionista raccoglie pannolino in un sentiero e lo porta con sé per due ore. Ai genitori scrive: “Vostro figlio mi fa pena”

La ragazza ha trovato un pannolino sporco, lo ha raccolto e dopo averlo messo in sacchetto lo ha legato al suo zaino per tutta la durata della camminata, oltre due ore. Poi, ha scritto un lungo post su Facebook rivolto ai genitori: "Io non ti scrivo con rabbia o con disprezzo ma con pena, sì perché provo pena per tuo figlio a cui tu, consapevolmente, decidi di lasciare un mondo pieno di rifiuti, veleno e tristezza"

di F. Q.

“Ciao! Spero tanto che tra un giorno, un mese o un anno questa foto possa arrivare a te. Mi piacerebbe davvero sapere cosa esattamente hai pensato quando tra il 10/9 e il 12/9 2019 passeggiando sul sentiero che dal centro visite del parco naturale ti porta al Lè dla Creda hai cambiato il pannolino al tuo bambino lungo il corso d’acqua. E dopo avergli pulito il sederino hai creduto che la cosa migliore da fare fosse gettare il pannolino e la salvietta per terra“. Inizia così il post scritto da un’escursionista, Tati Noà, che si trovava a passeggiare lungo un sentiero diretto a “Lè dla Creda”, il Lago della Creta. La ragazza ha trovato un pannolino sporco, lo ha raccolto e dopo averlo messo in sacchetto lo ha legato al suo zaino per tutta la durata della camminata, oltre due ore. Poi, ha scritto un lungo post su Facebook rivolto ai genitori: “Io non ti scrivo con rabbia o con disprezzo ma con pena, sì perché provo pena per tuo figlio a cui tu, consapevolmente, decidi di lasciare un mondo pieno di rifiuti, veleno e tristezza – si legge ancora nel post – Io non sono madre ma è il mio desiderio di esserlo che ti parla, perché anche se ancora non lo sono mi sento già una madre migliore di te. Perché io nonostante non abbia mai coccolato, abbracciato o amato tuo figlio, ho comunque legato il suo pannolino al mio zaino e l’ho portato per due ore e mezza sulla mia schiena. Sì, spero davvero che questa foto scorra tra le tue mani un giorno oppure che, ancora meglio, chi era con te ti riconosca nei miei dettagli e te la mandi. So che non muoverò sentimenti di vergogna dentro di te perché le persone come te non si vergognano, ma magari, pensando al futuro di tuo figlio, qualcosa di caldo e pieno d’amore si muoverà nella tua coscienza. Ti saluto e ti stringo la mano sperando di avere l’onore di raccogliere ancora la tua popò lungo il mio cammino“. Il post è diventato virale e tanti sono i commenti positivi ricevuti da Tati. Chissà se anche i genitori che hanno lasciato il pannolino sul sentiero lo hanno letto…

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