Il voto degli iscritti su Rousseau sulla formazione del nuovo governo M5s-Pd fa parte di quei “valori democratici che non barattiamo per nulla e nessuno e chiediamo vengano rispettati”. Con un post sul Blog delle Stelle, il Movimento chiude alla possibilità di un accordo con i Dem che non preveda l’approvazione finale degli iscritti. Un concetto che in giornata era stato ribadito anche dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia ed esponente del M5s, Nicola Morra, e dal capogruppo pentastellato al Senato, Stefano Patuanelli.

“Far votare i propri iscritti sulle scelte fondamentali per l’Italia è il metodo del MoVimento 5 Stelle – esordisce il post – Rappresenta da sempre il nostro valore fondante ed è altamente democratico. Lo abbiamo sempre adottato e lo adotteremo per la scelta dei candidati per l’elezione del Presidente della Repubblica, così come lo abbiamo utilizzato in alcune decisioni importanti da prendere a livello politico e parlamentare”. Nel testo si ricorda che anche l’accordo con il precedente governo gialloverde era stato votato con le stesse modalità che sono, continuano, simili a quelle utilizzate in Germania dalla Spd per approvare la Grosse Koalition con la Cdu. “Sono valori democratici che non barattiamo per nulla e nessuno e chiediamo vengano rispettati, così come rispettiamo chi decide la propria linea politica in una direzione di delegati. Il Pd ha i propri organi decisionali, noi abbiamo il nostro: gli iscritti”.

Nel post si continua poi smentendo le notizie secondo cui la piattaforma Rousseau avrebbe subito un attacco hacker: “In merito alla notizia di oggi di un presunto hackeraggio su Rousseau – conclude il post -, ringraziamo chi ha dimostrato che si tratta di un’enorme fake news. Siamo di fronte a un nuovo fenomeno. Siamo passati dagli hackers ai fakers che usano Photoshop per mandare in giro immagini di hackeraggi inesistenti. Grazie alla comunità di professionisti seri che si è attivata dandoci feedback importanti per la sicurezza di Rousseau”.

Linea, quella del voto sulla piattaforma, che già nel primo pomeriggio era stata ribadita da Morra: “Il quesito su Rousseau verrà formulato in funzione di quello che sta avvenendo in questi giorni e in queste ore – ha detto – Posso garantire che ci sarà lo sforzo massimo di rendere il quesito neutro. Rifarsi a Rousseau è per me doveroso, perché se sono stato eletto in Senato e perché ho accettato che la piattaforma Rousseau, di cui tanti dicono male, promuovesse degli esercizi di democrazia diretta“.

Gli fa eco Patuanelli che, dopo aver ricordato il suo appoggio all’idea di far votare l’accordo sulla piattaforma, torna sul tema hackeraggio: “Quando faremo la consultazione su Rousseau è ancora presto per dirlo – ha dichiarato in conferenza stampa – Oggi inizia il percorso del Presidente incaricato e vediamo ora quali sono i tempi che ci darà Conte. Tutti i voti di Rousseau sono certificati da un notaio“.

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