L’allevamento dei bachi da seta per lui è una passione. Nasce contadino Renato Piccioni. Abita a Soncino (Cremona), in passato terra di filande, e fin da piccolo ama tenere l’orto. “Sono nato contadino”. Poi si dedica agli animali, ai conigli. E infine ai bachi da seta. “Guarda, guarda questo come mangia”, rivolto a noi. E poi al baco sul bordo di una foglia di gelso, spostandolo un po’ più in qua: “Stai attento che ti rompi l’osso del collo”. Una grande passione si vede dai gesti, si capisce dalle parole. L’allevamento del baco, spiega, prima era un mestiere, ora solo un piacere. “Oggi tutto è tornato in Cina. Ma io sono soncinese – scherza con le parole – e mi è rimasta la passione di allevare il baco da seta”. I bozzoli, oggi, li regala alle scolaresche che visitano la sua cascina. Bambini che si divertono nel sentirlo raccontare in quel modo la filiera del baco. La racconta anche a noi, nella sua cascina-agriturismo alle porte del borgo cremonese: la farfalla che si accoppia. Le uova, piccolissime come le zampette di una formica, che si schiudono. La nascita del baco. “Da qui comincia la sua vita”. La fase della larva. La ricerca del ‘bosco’. Poi la filatura con la creazione, attorno a sé, del bozzolo. Già i bozzoli, il suo tesoro più prezioso

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