Cultura

Macerata Opera, il festival tutto rosso: dalla gelosia per Carmen al potere di Macbeth. Ma non c’è solo la lirica: Marcorè porta De André e Nespoli la Luna

Il filo conduttore dell'edizione è #rossodesiderio: colore della passione, del sangue, dell'energia. In programma l'opera di Bizet con la regia di Spirei, il MacBeth di Emma Dante e il Rigoletto di Grazzini. Ma poi spazio anche a prosa e incontri

di Beatrice Manca

Il colore della passione, del sangue, dell’energia: quest’anno il Macerata Opera Festival si tinge di rosso. Anzi, di #rossodesiderio (rigorosamente con l’hashtag, a prova di social), filo conduttore delle tre opere in scena allo Sferisterio: la Carmen di Jacopo Spirei, il Macbeth di Emma Dante e il Rigoletto firmato Federico Grazzini. Il Festival, in programma dal 19 luglio all’11 agosto, ospita anche un fitto calendario di incontri e conversazioni: Neri Marcoré rende omaggio a Fabrizio De André, l’astronauta Paolo Nespoli celebra l’anniversario dell’allunaggio. E poi tango, danza acrobatica, violoncelli, appuntamenti dedicati a piccoli e grandi.

Nato nell’Ottocento come stadio per il gioco della palla al bracciale, lo Sferisterio è diventato uno dei grandi templi della lirica per la sua ottima acustica naturale, in grado di ospitare 2500 persone, 104 palchi e un imponente palcoscenico. La nuova edizione del Festival marchigiano si apre venerdì 19 luglio con Carmen: sul podio il direttore musicale Francesco Lanzillotta, mentre la regia è affidata a Jacopo Spirei. Opera densa di contrasti, di sangue e desiderio: “Il filo che unisce le tre opere in cartellone – spiega la direttrice artistica Barbara Minghetti – è proprio il desiderio, anche nelle sue accezioni più controverse: rosso-gelosia per Carmen, rosso-potere per Macbeth e rosso-possesso per Rigoletto. Il rosso è un colore doppio: sangue, sesso, rivoluzione, violenza, fuoco, gelosia, potere ma anche vita, energia e amore”. Dopo Bizet, Giuseppe Verdi: il Macbeth della regista siciliana Emma Dante, vincitore dell’Angel Herald Award di Edimburgo nel 2017. Nel cast Roberto Frontali, nel ruolo del protagonista shakespeariano, e Saioa Hernandez, che lo scorso 7 dicembre ha cantato alla Prima della Scala nel ruolo di Odabella. Entrambe le opere saranno trasmesse sulle frequenze di Rai Radio Tre. Infine, un altro titolo di Verdi, Rigoletto, nell’allestimento già applaudito a Macerata nel 2015: regia di Federico Grazzini e direzione di Giampaolo Bisanti. Quando cala il sipario, è tempo di far festa (a tema): il 26 luglio, dopo l’ultima replica di Macbeth, si balla con un dj-set verdiano e tenebroso, il 2 agosto arrivano gli artisti circensi per Rigoletto, il 10 agosto, dopo Carmen, Macerata si trasforma in una grande milonga per festeggiare ballando il tango.

Il Festival è anche l’occasione di dar spazio a nuove voci, oltre ai grandi classici: in programma è presente anche un’opera di debutto, la prima assoluta di Can You Heart Me?, spettacolo vincitore della seconda edizione del concorso per under35. Basato sul progetto di Maddalena Massafra (in squadra con Lorenzo Ponte, Clio Saccà, Marco Sinopoli ed Eleonora Paris) l’opera racconta la solitudine di un trentenne disilluso dall’amore, che cerca conforto e piacere attraverso uno schermo. Una storia contemporanea di erotismo digitale, rapporti consumati in un paio di click.

Da de André alla Luna
A Macerata l’opera esce nelle strade, riempie le piazze e coinvolge la città durante la Notte dell’Opera (1 Agosto). Si fonde e si contamina, lasciando spazio ad altre forme d’arte: c’è il teatro acrobatico dei Kataklò con lo spettacolo ‘sportivo’ Play (23 luglio) e la musica di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, fondatori del progetto 100Cellos (31 luglio). L’11 agosto il Festival si chiude con lo spettacolo dell’attore marchigiano Neri Marcoré, Come una specie di sorriso, un omaggio a De André a vent’anni dalla sua scomparsa.

A margine, salotti e conversazioni: testimonial e ospite d’eccezione è l’astronauta Paolo Nespoli, che ricorda l’allunaggio mezzo secolo dopo. Il Macerata Opera Festival vanta un jingle tutto suo (da scaricare sul cellulare) composto da Francesco Lanzillotta e un cocktail a base di vino Ribona e visciole servito nell’Opera Lounge. Un Festival aperto e inclusivo, attento a non lasciar escluso nessuno: durante recite d’opera saranno predisposte audioguide per aiutare i non vedenti. In più, sono previste una serie di attività per rendere l’opera accessibile a non vedenti e non udenti: un programma di descrizioni LIS e di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali. L’opera a Macerata è per tutti, anche per i più piccoli, che potranno avvicinarsi al teatro con lo spettacolo Carmensita, Bizet riscritto per i bambini.

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