Caso Lega-Russia? Perché Salvini non dice che Savoini è un imbroglione, un mariuolo, una mela marcia? E non a caso ho scelto due espressioni non casuali”. Così, ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio 24, il presidente del Pd, Paolo Gentiloni, si pronuncia sulla vicenda che ha riguardato la Lega e lo fa citando Bettino Craxi, quando gli chiesero di definire Mario Chiesa.


Gentiloni osserva: “Sotto il profilo politico, abbiamo uno dei Paesi principali del mondo occidentale e dell’Europa che ha un leader di governo, in particolare la Lega con qualche problemino anche nel M5s, che condividono una impostazione che in modo molto chiaro Putin ha esplicitato qualche settimana fa su un giornale europeo: e cioè la democrazia liberale è morta – continua – E il contatto politico e culturale tra Putin e queste forze sovraniste in tutta Europa è noto, arcinoto ed evidente. Il problema è che queste forze sono al governo soltanto in Italia. Quindi, noi ci ritroviamo attualmente un governo che ha una straordinaria affinità con Putin, secondo cui la democrazia liberale è morta. Non ce la passiamo benissimo”.

E prosegue: “Poi c’è il profilo giudiziario della vicenda. E a me sinceramente la cosa che più colpisce è non sentir dire dal ministro Salvini mezza parola su questo Savoini, sui suoi traffici, sulle cose emerse dalle registrazioni. Piuttosto che cacciare via Savoini dicendo che è un truffatore, un millantatore e una mela marcia, Salvini parla di matrioske e litri di vodka, facendo battute su una questione molto seria. Penso francamente che questo sia allarmante da parte di un ministro dell’Interno. Casellati? – aggiunge – Io, con tutto il rispetto, penso che la decisione della presidente Casellati nel non ammettere una interrogazione parlamentare alla Lega su un fatto così grave sia stato un errore e la motivazione un errore ancora peggiore: se giustifichi il non accoglimento delle interrogazioni parlando di pettegolezzi giornalistici, nelle stesse ore, peraltro, in cui è stata aperta una indagine dalla Procura di Milano, commetti un errore grave dal punto di vista istituzionale”.

L’ex presidente del Consiglio, infine, auspica che il suo partito voti Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione Ue e si esprime sul M5s e sulla possibilità che la prossima edizione del Salone dell’Auto lascerà Torino per tenersi a Milano: “Io sono davvero sbalordito. Mi è venuto in mente l’incipit di un articolo di Paolo Mieli sul Corriere della Sera, dove ironicamente la fine della setta del reverendo Jones col suicidio di massa a Jonestown. Secondo me, il M5s è al limite del suicidio di massa. Io non so dove devono arrivare prima di chiedersi quale sia la loro prospettiva. Se la loro unica prospettiva è di restare al governo a qualsiasi costo, non credo che abbiano un grande futuro”.

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