di Claudio Bonivento. Con Claudia Gerini, Francesco Pannofino, Francesco Venditti, Milena Mancini, Mirko Frezza Italia 2019, Durata: 107’  Voto 2,5/5 (AMP)

“Sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde”. Parole di Federica Angeli, la cronista di nera di Repubblica diventata eroina contro la mafia ostiense nella nota e durissima inchiesta-battaglia dal 2013 al 2018. Dal suo volume autobiografico pluripremiato A mano disarmata – Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta (Baldini +Castoldi, 2018) esce l’adattamento cinematografico per la regia di Claudio Bonivento.

Il film, scritto da Domitilla Shula Di Pietro in collaborazione con la stessa giornalista, riprende l’arco temporale descritto nel libro che a sua volta coincide con il sottotitolo “millesettecento giorni sotto scorta” nel quinquennio dal 2013 al 2018, quando i membri criminali della famiglia Costa furono condannati in tribunale. La parola chiave per entrare nel film è proprio “scorta” più che (lotta frontale alla) “criminalità”, che pure è presente ma più spesso lasciata nel fuori campo: ciò che emerge con chiarezza è la difficoltà del vivere sotto protezione, specie per una moglie e madre di tre bambini che naturalmente non possono né sono tenuti a capire. Interpretata da un’intensa Claudia Gerini, il dramma è un film di denuncia (con elementi da crime story) osservato e raccontato dal punto di vista intimo e personale di chi, per primo, ha dovuto rinunciare alla libertà propria e dei suoi cari per un bene superiore. Un’opera certamente necessaria che forse pecca cinematograficamente di uno stile adagiato al modello televisivo a largo consumo.

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