La casa editrice Altaforte edizioni, nonostante la notizia dell’esclusione dal Salone del libro di Torino, arrivata poche ore prima dell’inaugurazione, ha fatto sapere che questa mattina si presenterà lo stesso alla manifestazione. “Sarò presente”, si legge sulla pagina Facebook dell’editore Francesco Polacchi, “per ribadire che non ci pieghiamo alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la libertà, la libertà d’espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura”. Quindi ha annunciato: “Ci è stato revocato lo stand che avevamo regolarmente acquistato, questa revoca la reputiamo inaccettabile e adiremo per vie legali subito contro il Salone del Libro. Vogliamo andare in tribunale“. Polacchi, che è anche coordinatore di Casapound in Lombardia, è indagato per apologia del fascismo dopo l’esposto di Regione Piemonte e Comune di Torino in seguito alle dichiarazioni secondo cui “l’antifascismo è il vero male dell’Italia”. Lo stand della casa editrice, finito al centro delle polemiche nei giorni scorsi, è stato smontato nella notte. Altaforte tra le varie cose pubblicherà anche il libro-intervista a Matteo Salvini a firma Chiara Giannini.
Polacchi si è poi presentato davanti all’ingresso del Salone e ha fatto una diretta su Facebook: “Ritengo che la mia dichiarazione sia stata presa come una scusa e di essere stato denunciato per un reato di opinione“, ha dichiarato. “Sono disponibile a chiarire la mia posizione con la Procura, ma ritengo che la pietra dello scandalo sia il libro ‘Io Matteo Salvini’, perché c’è un attacco al ministro dell’Interno che io comunque non voglio tirare per la giacchetta”. Ha anche detto di aver “già venduto 6mila copie del libro e di essere pronti a ristamparlo”.
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