Il Consiglio dei ministri convocato nella prefettura di Reggio Calabria ha dato il via libera al decreto legge Sblocca-cantieri, a quasi un mese dalla prima approvazione “salvo intese”. È arrivato poi l’ok all’unanimità del cdm anche al dl sulla sanità definito ‘decreto Calabria‘. Il decreto sblocca-cantieri “ha acquisito la bollinatura della Ragioneria e domani mattina (venerdì, ndr)dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale“, afferma il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa che ha seguito il secondo cdm di questo governo tenutosi lontano da Roma dopo quello di Genova.  “Questo è stato un Consiglio dei ministri che non ha solo valore simbolico, ma concreto – sottolinea il presidente del Consiglio –  perché portiamo misure concrete, che confidiamo potranno dare risultati a questo territorio“. “La prima risposta è che oggi lo Stato si riprende la sanità perché qui, nella migliore della ipotesi era in mano ai partiti, nella peggiore era in mano alla ‘ndrangheta“, commenta il vicepremier Luigi Di Maio.

Il decreto Sblocca-cantieri che nelle intenzioni del governo servirà a velocizzare la realizzazione delle opere pubbliche aveva già ricevuto un primo via libera il 20 marzo scorso, ma in seguito alle successive modifiche, in particolare riguardo alla parte sul codice degli appalti, mancava ancora la bollinatura della Ragioneria. Circostanza che aveva portato all’irritazione del Colle, trapelata nei giorni scorsi, per un ritardo record. Da qui la decisione del governo di effettuare un nuovo passaggio in consiglio dei ministri.

“Addirittura i giornali hanno rappresentato una sollecitazione veemente del presidente della Repubblica nei miei confronti per il ritardo” su sblocca-cantieri e dl crescita, “nulla assolutamente di vero”, spiega il premier Conte. “Il rapporto con il presidente della Repubblica  – prosegue – è quello di una leale collaborazione tra alte istituzioni dello stato, ed è un rapporto eccellente e cordiale dal punto di vista umano”. Il presidente del Consiglio però ammette la richiesta di Sergio Mattarella di “riportare il dl sblocca-cantieri in cdm per una sua approvazione formale, visto che era stato approvato salvo intese e queste intese si sono trasformate in un’intensa attività di confronto anche tecnico”. “Ho colto subito questo suggerimento”, aggiunge Conte.

Martedì toccherà al dl Crescita
Per lo stesso motivo anche il decreto Crescita, l’altro provvedimento pensato dal governo per rilanciare l’economia italiana e che contiene le norme sui rimborsi per i truffati dalle banche, avrà un nuovo via libera dal cdm dopo quello “salvo intese” del 4 aprile scorso. “Abbiamo concordato di tenere un prossimo Cdm martedì nel pomeriggio e in quel caso riporteremo il decreto crescita per un passaggio formale. Abbiamo definito un po’ tutte le questioni, più che dissidi di natura politica, nel decreto abbiamo avuto qualche difficoltà nella formulazione delle norme, perché vogliamo un decreto per il rilancio del Paese”, afferma il premier Conte. “Il dl sarà in Gazzetta Ufficiale entro aprile e non a maggio inoltrato come diceva qualcuno…”, sottolinea.

Il commissariamento della sanità calabra
Al primo punto dell’ordine del giorno c’era invece il commissariamento della sanità in Calabria, con il decreto del ministro della Salute, Giulia Grillo, studiato dopo aver analizzato le inchieste che hanno portato alla luce storture e inefficienze del sistema. Sottoposta a piano di rientro da ormai dieci anni (e commissariata da nove), ultima nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, la sanità calabrese è vicina al baratro. “La Ragioneria dello Stato ha stimato un disavanzo di 168,9 milioni di euro”, ha raccontato qualche giorno fa a ilFattoquotidiano.it il neo commissario ad acta Saverio Cotticelli.

“Il ministro della Salute assolve i suoi compiti nel solco della Costituzione, lo dico al presidente della Regione Calabria e di altri governatori”, afferma la ministra Grillo al termine del Cdm. Il riferimento è innanzitutto a Mario Oliverio che ha duramente contestato il provvedimento, ma anche al caso De Luca in Campania. “Abbiamo fatto un decreto legge assolutamente temporaneo”, aggiunge. “Questo è il governo del cambiamento anche sulla sanità – spiega la ministra M5s – Potevo limitarmi a nominare dei commissari, come hanno fatto i miei predecessori, ma visto che non facciamo le cose tanto per farle, abbiamo riflettuto che questa era l’unica soluzione possibile”.

Il testo prevede “un obbligo di gestione straordinaria per gli enti in dissesto finanziario o con gravi irregolarità nella gestione contabile”. E, se necessario, “la rimozione di quei direttori generali, sanitari e amministrativi che non hanno adeguatamente adempiuto e magari sono stati promossi se non premiati negli ultimi anni”.

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