“Ai tempi dei governi Berlusconi c’erano le leggi con il buco intorno. Ai tempi del governo Renzi c’erano i buchi con le leggi intorno”. Lo ha affermato il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ieri in Calabria, a Catanzaro, ospite a un convegno sulla corruzione. Nel corso del suo intervento, Travaglio si è soffermato anche sulla “spazzacorrotti” e sul titolo di “Libero,” per chiedere la liberazione dell’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni: “È stato condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione. Così c’è scritto in fondo alla sentenza ma già è considerato stupefacente che sia in carcere da 40 giorni. Tant’è che ieri è uscito un meraviglioso appello, veramente straziante, di Vittorio Feltri che si rivolge a Mattarella per liberare Formigoni”.
“Si è ingenerata nella classe dirigente e nella classe giornalistica e intellettuale l’idea che per i signori vige un altro codice penale. – aggiunge Travaglio – Prima con il fatto che ha 72 anni e poi con la liberazione anticipata, Formigoni sperava o di non entrarci proprio in carcere o di starci poco. Prima che venisse emessa la sua sentenza è entrata in vigore la ’spazzacorrotti’. Formigoni allora ha cominciato a strillare assieme ai suoi avvocato e giuristi che ‘non è possibile perché questa norma è retroattiva’. Ma quando Formigoni ha rubato 6 milioni di tangenti, lo sapeva benissimo che la corruzione è reato. Lo era già quando lui rubava, prima della ’spazzacorrotti’. Adesso ha scoperto che quello che c’è scritto nella sentenza è anche vero”

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