Ma Nana Akufo-Addo ha attivato anche altre strategie: ha avviato una campagna per il ritorno in patria della diaspora che vive in Europa e Nord America, non solo i migranti, ma addirittura gli afrodiscendenti. E tale campagna comincia a portare frutti, come ha di recente raccontato Le Monde Afrique, dando conto delle storie di persone rientrate in Ghana o arrivate per la prima volta con l’intenzione di stabilirvisi. Le competenze e le risorse dei ghanesi di ritorno possono aiutare il decollo di un’economia diversificata. Nel settembre 2017, il presidente ha anche lanciato la Free High School Education (SHS) policy, un programma per rendere gratuito l’accesso alla scuola secondaria, “un investimento necessario – dichiarava – per la futura forza lavoro del paese” e un aiuto indispensabile per tante famiglie.

A gennaio, dopo sei mesi di lavori, ha riaperto la linea ferroviaria che collega la capitale Accra al porto di Tema, ferma da due anni in seguito a un deragliamento. Ma Akufo-Addo punta al ripristino dell’intera rete ferroviaria ereditata dai britannici, oggi attiva solo al 13%. A marzo, il vicepresidente Mahamadu Bawumia ha annunciato nuove misure per “liberare lo spirito d’impresa e aprire le nostre porte al mondo”, con l’obiettivo dichiarato di attrarre investitori e imprese, partendo anzitutto dall’informatizzazione delle pratiche burocratiche.

Articolo Precedente

Ecobonus, Corte dei Conti registra il decreto che sblocca gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride

next
Articolo Successivo

Via della Seta, da Sri Lanka a Maldive è boom del debito verso la Cina nei Paesi che hanno firmato l’accordo. Ecco i casi

next