Congresso delle famiglie a Verona? Non è una iniziativa sulla famiglia, ma sulla regressione culturale. Sembra una iniziativa che ha come obiettivo un arretramento sul piano dei diritti e anche del senso comune. E, al solito, crea nel Paese un clima di angoscia e di scontri”. Così, a Lira Tv, esordisce il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo j‘accuse al 13mo Congresso mondiale delle famiglie, in corso a Verona.
E aggiunge: “Ma quale famiglia? Come sempre, quelli che prendono iniziative sulla famiglia sono gli stessi che, magari, vengono da 2 o 3 divorzi o hanno 5 o 6 figli fuori dalla famiglia. Che dovrebbe fare questa iniziativa sulla famiglia, promossa dalla Lega di Salvini? La legge sull’interruzione di gravidanza è un diritto incancellabile, sui gay che cosa dovremmo fare? Ho visto che nel Brunei un sultano ha deciso la lapidazione dei gay e degli adulteri. Quindi, in Italia avremmo la lapidazione di mezzo Paese“.

De Luca poi passa a descrivere la situazione critica a Napoli, dal sabotaggio di un macchinario salvavita all’ospedale Cardarelli alla vicenda delle nozze trash tra un cantante neomelodico e la vedova di un boss: “Il matrimonio con tanto di cavalli e carrozze a passeggio in piazza Plebiscito è un episodio che sporca l’immagine della città. Questi elementi di plebeismo e pulcinellismo offendono la dignità di una grande capitale d’Europa come Napoli. Prima ci liberiamo di questi elementi, meglio è. La Campania è in prima fila nella lotta contro il plebeismo. Non è più tollerabile che una grande capitale veda la propria immagine sporcata da episodi indegni. Stendiamo un velo pietoso”.

E rincara: “Per la inefficienza del Comune di Napoli avremo un danno, perché perderemo di sicuro 20 milioni di euro di fondi europei: il cantiere di via Marina rimane bloccato da tempo immemorabile e quindi non si è potuto rendicontare questo investimento all’Europa entro marzo 2019. Questi soldi ci saranno revocati. Ma vi sono anche altri cantieri importanti. C’è la mostra d’Oltremare negli uffici delle Universiadi, che, voglio ricordare, sono un investimento a totale carico della Regione per 270 milioni di euro. Il governo di prima ha fatto finta di metterci 100 milioni di euro, ma sono sempre soldi della Regione Campania. Quindi, non ci mette un euro nessuno. Stiamo facendo cose eccezionali, grazie alla Regione Campania. Lo voglio dire 100 volte – continua – perché c’è gente che fa finta di non capire o va in giro a mettere il cappello sulla fatica degli altri o sui soldi degli altri. Coi nostri soldi stiamo rifacendo decine di impianti sportivi che avrebbe dovuto ristrutturare il Comune di Napoli. Si pensi allo stadio San Paolo. Quelli del Comune di Napoli due anni fa ci aveva detto che se la vedevano loro, perché intendevano accendere un mutuo del credito sportivo. A maggio dello scorso anno sono venuti da noi e ci hanno detto che non avevano un euro. Abbiamo dovuto prendere in fretta e furia 20 milioni di euro dai fondi per le Universiadi e dal 18 aprile, dopo la partita con l’Arsenal, cominceremo i lavori, sperando che non diano fastidio alcuni amministratori improvvidi e assonnati“.

Il politico del Pd conclude: “In pratica, sto facendo come secondo lavoro il sindaco di Napoli. Noi della Regione Campania abbiamo salvato la Mostra d’Oltremare. Ho provato a immaginare cosa sarebbe stato di quei viali con 3mila container. L’avrebbero devastata. Ci dovranno ringraziare a vita

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