Si è aperta questa mattina a Verona la XIII edizione del Congresso Mondiale della Famiglia. Fin dalle prime ore del mattino, centinaia di persone da tutto il mondo sono arrivate al palazzo della Gran Guardia.  “Noi siamo per una visione positiva della famiglia – spiega il presidente dell’Organizzazione Internazionale della Famiglia, Brian Brown – intesa come l’unione tra un uomo e una donna nel matrimonio”. Una prospettiva condivisa dalla gran parte dei partecipanti: “Non si può considerare come famiglia l’unione tra coppie dello stesso sesso, quello è un peccato di Dio” spiega una signora di Venezia. Dietro di lei arriva il vescovo di Verona accolto da Massimo Gandolfini, presidente del Family Day: “L’aborto è un delitto non un diritto” spiega l’autorità religiosa. Dal palco intanto il “chairman” del congresso Toni Brandi fa appello alla politica: “I politici devono pensare a ciò che è giusto, non a ciò che conviene”. Un appello rivolto non solo ai politici italiani ma anche a quelli ungheresi e russi che sono arrivati a Verona: “Abbiamo molti amici in Europa come la Lega e Matteo Salvini – spiega il deputato di Russia Unita, Victor Kubarev – che dicono che il valore tradizionale sono importanti e noi condividiamo questa visione”.

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Congresso Famiglie, a sorpresa sul palco la senatrice M5s Drago: “Alcuni di noi hanno apertura pro famiglia tradizionale”

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Congresso Verona, anche un feto di gomma tra i gadget: “L’aborto ferma un cuore che batte”

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