La frase shock contro una “razza” che metterebbe a segno più reati, pronunciata durante la presentazione del candidato sindaco della Lega, a Gioia del Colle (Bari), potrebbe costare le dimissioni al segretario cittadino del Carroccio. L’episodio contestato è avvenuto domenica sera, durante la presentazione del candidato Giovanni Mastrangelo. Il segretario cittadino della Lega, Vito Etna, ha parlato della necessità di controllare le abitazioni di alcune “razze” per questioni di pubblica sicurezza.

QUEL RIFERIMENTO ALLE “RAZZE” – A denunciarlo, su Facebook, è stato il movimento di cittadini ‘Prodigio‘, che sostiene invece il candidato sindaco civico Donato Colacicco e che ha pubblicato un video dell’intervento di Etna. “Abbiamo necessità, soprattutto con alcune razze – ha detto nel corso della presentazione l’esponente locale della Lega – di controllare questi appartamenti che sono covo non solo di clandestini, ma anche deposito di alcune refurtive”. E ancora: “Perché andiamo a vedere le statistiche, quando c’è stato un furto, un altro reato, qualsiasi cosa, per l’80% delle volte trattasi di stranieri, magari irregolari”.

LA DENUNCIA SU FACEBOOK – Inevitabile la bufera che si è scatenata dopo queste esternazioni. “È sconcertante – ha sottolineato ‘Prodigio’ – che nel 2019 si continui a considerare la specie umana divisa in ‘razze’, un concetto che riporta alla memoria periodi storici bui, leggi razziali e genocidi abominevoli compiuti in nome della discriminazione”. Il movimento ha anche condannato il silenzio, rispetto, a queste parole, della sinistra. “Gioia del Colle – ha proseguito il movimento – non è una città razzista e ci appelliamo ai tanti, tantissimi, che silenziosamente credono nella pari dignità di tutti gli esseri umani: il candidato sindaco Mastrangelo ha il dovere di chiarire la posizione della coalizione del centro-destra rispetto a queste affermazioni di Etna e prendere le distanze”.

IL CANDIDATO SINDACO CHIEDE LE DIMISSIONI DI ETNA – Una reazione che non si è fatta attendere. Mastrangelo infatti, ha preso le distanze già in serata “in qualità di candidato sindaco della coalizione di centrodestra” e “alla luce delle dichiarazioni inopportune e non condivise del segretario cittadino della Lega a Gioia del Colle, Vito Etna” ha scritto in una nota ufficiale diffusa su Facebook. Non solo. “Dopo aver ascoltato il parere di tutte le liste e forze politiche a sostegno” ha chiesto a Etna “di rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico sinora ricoperto, rinunciando, altresì, alla sua preannunciata candidatura, anche al fine di consentire all’intera coalizione un sereno prosieguo della campagna elettorale in corso”. Una spaccatura che sembra insanabile, nonostante, in mattinata, Etna abbia cercato di aggiustare il tiro. “Ieri sera – ha scritto sui social – parlando del controllo di alcune abitazioni occupate da immigrati, ho usato erroneamente la parola ‘razza’, piuttosto che ‘nazionalità’. Mi riferivo nello specifico che la futura amministrazione dovrà controllare queste case, molto spesso sono rifugio per immigrati irregolari e deposito di refurtiva”.

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