Dalla legittima difesa al ddl Pillon, dal decreto sicurezza alla “deriva xenofoba e razzista” contro i migranti. Il discorso di Maria Rosaria Guglielmi, segretaria di Magistratura democratica, all’apertura del XXII Congresso della corrente delle toghe di sinistra a Roma, è un assalto alla Lega e a tutte le politiche portate avanti da Matteo Salvini. Se il disegno di legge sulla legittima difesa è ispirato da “un’idea arcaica di giustizia come vendetta“, “il disegno di legge Pillon è il portato della stessa sub-cultura, fortemente ideologizzata, che ha prodotto le iniziative contro l’aborto”. Il decreto sicurezza è “un’operazione di marketing ben riuscita”, mentre la “percezione dell’invasione” sta “rimettendo in discussione i principi e i valori fondanti della democrazia europea”. L’unico attacco che, pur avendo un chiaro riferimento a Salvini e al caso Diciotti, riguarda implicitamente anche le ultime frasi di Matteo Renzi sull’inchiesta a carico dei suoi genitori, è quello che riguarda i rapporti tra magistratura e politica: “L’attacco mirato a singoli magistrati per screditarne l’operato ed offrirli alla gogna pubblica dei social, i continui tentativi di delegittimare l’intervento giudiziario non lasciano dubbi su quel che ci attende”, dice Maria Rosaria Guglielmi.

La legittima difesa è “una riforma ‘manifesto’, con gravissime implicazioni sul piano culturale come su quello giuridico”, comincia la segretaria di Magistratura democratica. “Anteporre l’inviolabilità del domicilio alla tutela incondizionata della vita umana – avverte – significa consumare un ulteriore strappo con il sistema dei valori della nostra Costituzione, sovvertendo la collocazione che da questo sistema ricevono e la graduazione della loro tutela conforme ad elementari principi di civiltà giuridica”.

“Il disegno di legge Pillon è il portato della stessa sub-cultura, fortemente ideologizzata, che ha prodotto le iniziative contro l’aborto, gli attacchi in nome dei valori della famiglia ‘tradizionale’ alle unioni civili, al biotestamento, alla laicità dello Stato”, aggiunge Maria Rosaria Guglielmi. “Ci troviamo – evidenzia – di fronte a un progetto di controriforma” con effetti “devastanti”. In primo luogo “l’interesse del minore viene sacrificato in nome della deformazione del principio di bi-genitorialità attuato con modalità pratiche di ‘condominio’ò”. L’equilibrio tra le figure genitoriali “si introduce una disciplina prescrittiva che limita al massimo la discrezionalità del giudice e il ruolo della giurisdizione rispetto alla tutela dei diritti in gioco”, limitando “gli spazi concessi al giudice per gestire i casi complessi di separazioni conflittuali”. Infine, continua la segretaria di Md, “le modifiche apportate sul piano della tutela penale minimizzano la violenza domestica e rendono inefficaci gli strumenti di contrasto a un fenomeno diffuso che colpisce i soggetti più deboli del rapporto”. “Come ha detto Gabriella Luccioli, è un ritorno a un passato che non può essere riproposto e su cui, anche se emendato, si abbatterà la mannaia della Corte costituzionale e della Corte di Strasburgo”, afferma Guglielmi.

Il decreto sicurezza invece ha “effetti dirompenti” sulla “tutela del diritto dei migranti e dei richiedenti asilo ad essere accolti e a vedersi riconosciuto il diritto ad una esistenza libera e dignitosa”, dice la segretaria. “Dietro questa riforma appena varata si intravede un progetto alternativo di società: un nuovo ordine fondato sul superamento teorizzato, dichiarato e rivendicato, del carattere universale dei diritti fondamentali, del principio di eguaglianza fra gli individui e della solidarietà quale valore che appartiene alla nostra storia e alla nostra comunità”, afferma. “Il cambiamento che si vuole ottenere è anzitutto emotivo perché da qui può nascere il consenso ad una riforma che mistifica la realtà e i dati di fatto che la descrivono: non siamo più in presenza di un arrivo massiccio di migranti – aggiunge Guglielmi – diminuito radicalmente fin dal 2017. Anche rispetto al totale della popolazione non siamo il Paese soggetto all’invasione dei migranti e siamo anzi fra i Paesi che ‘meno accolgono‘”.

“La costruzione di nuove soggettività di tipo identitario è parte rilevante della strategia del populismo e dei neonazionalismi, che, alimentando strumentalmente la percezione dell’invasione da parte degli stranieri, ha innescato anche nel nostro Paese una deriva xenofoba e razzista, e sta rimettendo in discussione i principi e i valori fondanti della democrazia europea”, ribadisce ancora la segretaria generale di Md. “Con la chiusura dei nostri porti e la messa al bando delle Ong – evidenzia Guglielmi- si è consumata una violazione senza precedenti degli obblighi giuridici e morali di soccorso e di accoglienza, che derivano dal diritto interno ed internazionale”. E “con le vicende delle navi Aquarius e Diciotti abbiamo scritto una pagina nuova per il nostro Paese imboccando un percorso, sconosciuto e inquietante“. “Abbiamo – osserva – in pochi mesi e con pochi gesti annientato intere esperienze di integrazione e di inclusione“.

“La nostra Associazione stenta da tempo a ritrovare una sua significativa presenza nel dibattito culturale e politico nel Paese e ad esprimere una forte progettualità sulle riforme necessarie per far fronte alla grave crisi di efficienza del sistema giudiziario e su tutti i temi che incrociano la giustizia e la giurisdizione”. E’ la critica della segretaria Guglielmi parlando del ruolo dell’Anm. “Si diffonde nella magistratura la preoccupazione di apparire e di essere percepita come parte di un conflitto con la politica“. E “in questa epoca di nuove barbarie, si è avvertita troppo spesso flebile e incerta – afferma – la voce della nostra Associazione”. “Il nostro impegno come magistratura associata – esorta Guglielmi – deve essere all’altezza della complessità del momento: occorre dimostrare unità e fermezza sui principi e, al tempo stesso, capacità di costruire alleanze culturali estese“.

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