Vent’anni dopo la morte di Fabrizio De André, l’11 gennaio 1999, colleghi e fan ricordano l’artista genovese in tv e sui social. Alla lista si è aggiunto anche Matteo Salvini, il vicepremier ha postato una foto di Faber accompagnata da una frase della canzone “Il pescatore“: ” All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore…Ciao Fabrizio, grazie poeta!”. Un ricordo che ha scatenato diverse reazioni con gli utenti che in massa hanno ricordato il vero significato del brano, un messaggio di tolleranza e accoglienza.

“De André ti avrebbe schifato, le sue canzoni e i suoi pensieri erano contrari al tuo essere”, commenta un utente e gli attacchi al ministro dell’Interno arrivano in rima e con la citazione della sua musica con l’obiettivo di sottolineare la contraddizione tra la sua passione per l’artista ligure e le sue scelte politiche: “Io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore” o “Non avrai altro Dio all’infuori di me, spesso mi ha fatto pensare: genti diverse venute dall’est dicevan che in fondo era uguale. Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male“.

Salvini aveva commentato sui social anche il film tv “Fabrizio De Andrè-Il Principe Libero“, con Luca Marinelli trasmesso a febbraio su Rai1: “Grande, unico Fabrizio. Per una volta dico grazie alla Rai”. Cristiano De Andrè in un intervista all’agenzia Agi ha dichiarato: “Matteo Salvini è un grosso fan di mio padre, un fan storico. Ci eravamo anche incontrati. E questo mi fa ben sperare, me lo auguro e mi rincuora perché chi è un fan di mio padre non credo possa fare grandi danni. Non so se ha capito tutto di mio padre, ma da una parte mi auguro che qualche cosa gli sia entrato”.

Nei mesi scorsi la passione del politico leghista verso Faber era stata commentata anche da Dori Ghezzi: “Non ho motivo di dubitare che Salvini sia sincero: la musica di Fabrizio appartiene a tutti, e l’ultima cosa che lui voleva era dire agli altri cosa pensare. Credo che tutti possano ascoltare Fabrizio senza per questo dover assumere una certa posizione politica. Certo, sarebbe meglio che, ascoltandolo, si intendesse fino in fondo l’umanità che raccontava, e da quale punto di vista lo faceva. Non credo, però, che le canzoni di Fabrizio siano proprietà di una parte politica o dell’altra, benché tutti abbiano provato a tirarlo per la giacchetta”, aveva concluso la moglie del cantante genovese.

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