C’è la denuncia per lesioni, c’è un referto medico che parla di infrazione traumatica alla sesta costola sinistra. Ma c’è anche una testimone che fornisce una ricostruzione molto diversa in merito alla aggressione subita a Nuoro dalla parlamentare del M5s Mara Lapia. Di certo, con la denuncia partita d’ufficio in considerazione della prognosi di 30 giorni, gli inquirenti dovranno fare chiarezza su quanto avvenuto nel supermercato Lidl nel pomeriggio di sabato 15 dicembre. Elemento fondamentale è il referto medico pubblicato dalla deputata grillina sulla sua pagina Facebook: infrazione traumatica della sesta costola sinistra. Che è cosa diversa dalla “frattura e varie contusioni” di cui ha parlato il portavoce del M5s alla Camera Francesco D’Uva e dalle “ossa frantumate” denunciate dalla stessa Lapia. Il referto, però, ha confermato il trauma, che è compatibile con la ricostruzione fornita dalla parlamentare, che ha raccontato di essere caduta dopo aver ricevuto una spinta. Su questo punto, tuttavia, è spuntato un audio di una testimone (che ha verbalizzato la sua versione dei fatti alla polizia), secondo cui Mara Lapia è caduta da sola, inventando di sana pianta l’accaduto. “È un complotto politico per colpirmi” si è difesa la deputata M5s, che ha confermato in tutto e per tutto la dinamica dell’aggressione.

Non solo. Mara Lapia ha pubblicato sul suo profilo ufficiale di Facebook il referto rilasciato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale San Francesco di Nuoro dove, accolta in codice verde, era stata visitata fra le 15 e le 18 di sabato scorso. Il verbale di accettazione riporta come diagnosi il “trauma del torace con infrazione della VI costa sinistra da riferita aggressione” con prognosi di 30 giorni, “rivalutazione presso il medico curante” e “rientro in pronto soccorso in caso di insorgenza di nuovi segni o sintomi”. Il referto dell’esame radiologico, invece, ha evidenziato “non evidenti lesioni pleuroparenchimali con carattere di attività” e una “infrazione traumatica della VI costa sinistra”. “Si tratta di una sospetta infrazione – ha spiegato a ilfattoquotidiano.it il direttore del Pronto Soccorso di Nuoro, Stefano Sau – Non potendo andare a bloccare la parte, in presenza di dolore si assegnano 30 giorni di prognosi, periodo durante il quale è consigliato non fare sforzi”.

Come detto, la deputata pentastellata ha pubblicato il referto alla notizia della testimone oculare che, interrogata dalla polizia – con dichiarazioni dunque a verbale – aveva detto che, nella circostanza del battibecco occorso con l’uomo denunciato e con la madre anziana, “la donna le ha toccato la spalla” e “lei si è buttata a terra, così, d’improvviso”. La testimonianza ufficiale è stata quindi ingigantita da un audio anonimo che ha iniziato a circolare su Whatsapp in cui si sente una donna riferire che Lapia “ha fatto una sceneggiata, si è inventata tutto”. “Se mi fossi inventata tutto non mi sarei frantumata le ossa in quel modo – ha risposto Lapia contattata dall’AdnKronos – Perché nell’audio, che è gravemente diffamatorio, la donna non ha detto chi è? Credo si sia trattato di qualcosa costruito bene”. E ancora: “L’uomo mi si è avvicinato dicendomi ‘chi cazzo credi di essere…’. Ho avuto la malaugurata idea di fotografare la targa della sua auto. Lui mi ha dato il primo spintone, ha fatto cadere il mio telefono e l’ha preso a calci. Ha continuato a darmi spintoni, per poi colpirmi al petto con un pugno. Fuori al supermercato c’era sua madre che urlava ‘non picchiarla, che stai facendo!’”.

I dubbi sul presunto “ingigantimento” dell’episodio da parte di Lapia, unitamente all’audio, stamane avevano fatto il giro dei social. “È stata una cosa orchestrata insieme ad un ex assessore di Nuoro – attacca la parlamentare – È stato lui a diffondere l’audio su Fb. Ricordiamo che Nuoro andrà a elezioni presto e tutta la Sardegna andrà al voto per le regionali”. Ilfattoquotidiano.it ha contattato Francesco Guccini, oggi coordinatore locale di Leu: “È evidente che l’onorevole Lapia si riferiva a me e per questo la sto denunciando – riferisce – Pensi a difendersi dalla presunta aggressione nelle sedi opportune. Io ho solo posto degli interrogativi, senza fare allusioni. Il mio intento è solo quello di tutelare la comunità nuorese, fatta di persone per bene che sarebbero sicuramente intervenute per difendere una donna inerme alla vista di un violento pestaggio”. Ritornando alle certezze, è stato denunciato per lesioni il presunto aggressore della deputata: l’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, era stato subito identificato dalla Squadra Mobile di Nuoro sulla scorta del racconto della parlamentare. In mattinata, dopo aver ascoltato tutti i testimoni presenti all’interno e all’esterno del supermercato, teatro dell’aggressione, gli investigatori hanno trasmesso gli atti alla Procura ed è scattata la denuncia. Oltre ad aver verbalizzato il racconto di chi ha assistito al fatto, gli investigatori hanno anche visionato tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del supermercato e nel piazzale esterno adibito a parcheggio, dove la parlamentare ha segnalato di essere stata picchiata.

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