Rendimenti dei titoli di Stato italiani in salita e Borsa debole nel giorno in cui la Nota di aggiornamento al Def dovrebbe finalmente essere inviata al Parlamento a una settimana dal varo ufficiale in consiglio dei ministri e dopo un lungo lavoro di riscrittura. Nella conferenza stampa di mercoledì sera il governo si è limitato a confermare che il deficit/pil salirà al 2,4% nel 2019 per poi calare progressivamente ma non ha comunicato l’atteso dato sulla crescita attesa l’anno prossimo e i successivi.

Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund (spread) ha chiuso a 280 punti base dai 275 segnati in avvio. Ma il tasso di interesse pagato dal Btp è salito fino al 3,37%, poco sotto il 3,4% raggiunto martedì quando il tasso ha toccato i massimi dalla primavera 2014. L’impatto sullo spread è stato contenuto – si è allargato solo fino a 282 punti – perché sono saliti anche i rendimenti dei titoli tedeschi di pari durata, a 0,53% contro lo 0,48 della chiusura di mercoledì.

Piazza Affari, che in avvio segnava -0,1%, nel corso della seduta ha aumentato le perdite a -0,59%. Sono rimasti però in territorio positivo i titoli bancari, fortemente penalizzati dalle vendite nei giorni scorsi.

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